Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Quante e quante volte abbiamo gridato che la giustizia in Italia non esiste, o meglio esiste per i soliti noti, per coloro che se la possono permettere a suon di milioni di euro, tutti quelli che possono avere la possibilità di avvalersi di un avv. Coppi, un Longo e via dicendo.
Che l'Italia giuridicamente fosse, da circa un ventennio, un Paese inaffidabile ce l’hanno evidenziato quotidianamente le cronache dei media.
I disastri perpetrati dalla categoria magistrati sono all’ordine del giorno con oltre 50mila casi di malagiustizia, di gente sbattuta in galera senza un attimo di esitazione, senza la minima pietà, per poi venire a sapere che di mezzo c’era il solito, distruttivo errore giudiziario.
Ma niente di quanto sopra ha fermato questo sterminio di innocenti, nessuna riforma, nessuna presa di posizione drastica contro chi non contempla nel suo personale metodo di interpretare la legge la presunzione d’innocenza.
Un bastardo qualunque ti denuncia perché non gli rimani simpatico?
Il gioco è fatto! Te ne vai in galera e sicuramente agli arresti domiciliari e sicuramente ti obbligano a patteggiare e sicuramente hai la vita belle che distrutta!
Eppure, nonostante lo sdegno di molti, il fastidio in merito a questa pericolosissima casta, continua imperterrito, senza tregua alcuna, aumentando giorno dopo giorno.
Soffermatevi un attimo sul caso De Magistris, una situazione a dir poco stomachevole, ove un ex magistrato, poi sindaco di Napoli, si rimangia tutto quanto detto in passato, sia sugli indagati, sia sulla prescrizione, sia sui politici collusi con la criminalità.
Un focoso e altezzoso personaggio a cui, pensa lui, tutto è lecito, anche quello di inveire con il CSM e con tutto il sistema giudiziale italico.
Ma prima, anni fa, quando era alla prese con le sue paradossali e fasulle inchieste tipo Why Not, Toghe Lucane, Poseidon e via discorrendo, grazie alle quali impoverì ancor più il Paese visto che fu solo denaro e tempo buttati via, perché parlava esattamente al contrario in merito alla giustizia?
Quanto avrà messo del suo, della sua limitata consapevolezza giuridica, per ottenere simili disfatte che pur, com’è di regola in Italia, lo hanno portato per mano alla fama sino a diventare primo cittadino partenopeo.
Abbiamo strabuzzato gli occhi, in quest’ultime ore, nel sentirlo esternare capziosità senza un attimo di respiro, vere e proprie minacce agli ex colleghi che hanno stilato l'imputazione nei suoi confronti, un attacco frontale incorniciato da racconti di successi mai ottenuti o venuti a galla.
Gli sono stati inflitti 15mesi di reclusione, proprio perché è un ex magistrato, condanna che potrebbe costare la carriera e distruggere la vita per noi comuni mortali, ma va disapprovata, biasimata se applicata sulla sua testa.
Ora dobbiamo porci solo una domanda: Quanti De Magistris ci
sono in Italia? Moltissimi, già l’ho anticipato sopra.
Ogni anno circa 2000 persone vengono risarcite per ingiusta detenzione e per certune
indagini condotte in maniera oscena, così che allo Stato non resta che pagare
annualmente fior di soldoni per tutti questi obbrobri giudiziari.
Più di 2000 famiglie ogni anno sono fatte a pezzi da questi segaossa a
tradimento.
A tutto ciò possiamo aggiungere le 257 condanne in 50 anni
della Corte di Giustizia Europea che
rendono il nostro paese campione continentale di malagiustizia.
Ecco di cosa dovremmo discutere, non delle malefatte di un Sindaco a fronte di
una sentenza di primo grado.
Perché, amici cari, caduto un Sindaco se ne fa un altro e scuramente molto
meglio del primo; ma rovinato un uomo per una indagine sbagliata, quell’uomo
non si rifarà mai più una vita degna di essere vissuta.
Il professore e la dignità della scuola; una battaglia da Don Chisciotte?
EI FU. L'anniversario di un personaggio sicuramente controverso, ma le vestali del politically correct ....
IL KULTURKAMPF DELLA SINISTRA AMERICANA: il mito del piagnisteo che non finisce mai.
GIULIO REGENI: tra verità nascoste e ragione di stato.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; la spada dell'arcangelo ci protegga dai moderni iconoclasti!
EI FU. L'anniversario di un personaggio sicuramente controverso, ma le vestali del politically correct ....
GIULIO REGENI: tra verità nascoste e ragione di stato.
Sancte Michael Archangele, defende nos in proelio; la spada dell'arcangelo ci protegga dai moderni iconoclasti!
Il Biopotere: complottismo o incubo prossimo venturo, anzi già in corso?
La Messa per Pasqua? Inutile, si può pregare anche in bagno!