Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Quando Berlusconi capirà e si convincerà della posizione incongruente e affatto gratificante della cosiddetta "opposizione responsabile"? Berlusconi non si nasconde i timori della linea del suo raggruppamento in continua perdita di suffragi, con uno scandaloso quanto incredibile 13,3% ( -1,7% rispetto ad una settimana prima).
"A costo di dover fare i conti con un calo di consensi" il padre padrone degli azzurri teme che, cacciato il suo pupillo, "arriverebbe un governo tecnico eterodiretto dalla Troika (Fmi, Bce e commissione UE9)" e dove ci porterebbero? Sarebbe soprattutto onesto se Berlusconi, invece di agitare fantasmi, ci offrisse un quadro della situazione dopo l’eventuale caduta dell’adorato boy scout, per quale, come buon padre premuroso, prevede un autunno caldissimo non tanto per lo Jobs act, quanto per l’approvazione della legge di stabilità.
Abbiamo intanto appena appreso che secondo i dati del Censis si è toccato il minimo della natalità e per Padoan la caduta del PIL è superiore a quello della grande depressione del ’29. Sempre nella nota di aggiornamento l’area Euro, in assenza di interventi significativi, rischia di avvitarsi in una spirale di stagnazione e deflazione.
Sarebbe ora che i cittadini iniziassero a presentare il conto al governo del puffo, oggi impegnato a giocare da consumato istrione.
Una notizia solo apparentemente positiva per la sicurezza negli stadi: i biglietti (ma partire dall’inizio dell’anno?) saranno gravati di un’addizionale dall’1 % al 3% , così da pagare gli straordinari delle forze dell’ordine in servizio negli stadi, ma, nonostante qualcuno abbia ipotizzato uno sgarbo dello statista al suo amico Della Valle, nessuno vieta che questo costo possa a arrivare a cascata sui tifosi con le società sempre alle prese con desolanti campagne acquisti e la mortificazioni dei giovani nazionali.
Due osservazione sono dovute sull’art.18 e sul TFR. Secondo le più fresche innovazioni apportate al disegno di legge "spetterà al lavoratore convinto di essere stato licenziato ingiustamente o illegittimamente dimostrare le sue ragioni per chiedere il reintegro o l’indennizzo".
Tutto diventerà più facile e semplice perché la magistratura del lavoro è da sempre compattamente a sinistra e spesso all’estrema, riconoscerebbe tutte le ragioni dei dipendenti con sentenze fotocopia. E la tanto strombazzata riforma del lavoro si trasformerebbe nell’ennesima riformina.
Secondo una deputata di FI il TFR in busta paga costituisce "la politica dell’uovo oggi" mentre "la gallina sta morendo a causa della crisi". La restituzione del TFR – cosa che i bravi politici ed il loro grande capo non hanno affatto capito – potrebbe essere concesso dalle aziende, che il mese successivo sarebbero costrette a chiudere. La crisi è tanto forte e tanto acuta da spingere gli italiani a diventare, rispetto al passato, formiche e non cicale e non scialacquatori.
AMMINISTRATIVE 2019, IPOTESI PATTO PER FIRENZE? Se ne parla sottovoce, ma in molti ci sperano.
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