Vergogna Inter

Rocchi accompagna per mano la Juve in vetta da sola. Roma più forte

I nerazzurri contro una modesta Fiorentina ne beccano 3 e potevano essere di più. Che si punti su Roberto Mancini

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Rocchi accompagna per mano la Juve in vetta da sola. Roma più forte

Mazzarri e Mancini

Ieri il campionato di calcio di Serie A ha, innegabilmente, mostrato due scempi, quello di Torino e quello di Firenze.

Lo Juventus Stadium ha fatto ancor meglio capire che la Juventus in Italia e, soprattutto in casa, è assolutamente imbattibile. Purtroppo non è la stessa cosa in campo internazionale, ove sovente riporta sonore sconfitte e prestazioni al limite del ridicolo.

Ora si sta studiando, per sopperire a questo deficit, di far arbitrare anche in Champions Leaguedirettori di gara italiani, così da assicurare i vari passaggi di turno e magari, la finale alla Signora d’Italia.

Non me ne vogliano la Roma e i suoi tifosi, ma due rigori di siffatta natura i fischietti italioti possono solo assegnarli a favore dei bianconeri, e dirigere così disastrosamente una partita non può che succedere, la storia ce lo insegna, che in quel di Torino.

Una cosa è certa, a parte Rocchi e penalty vari, la Roma è più forte della Juventus.

Al Franchi di Firenze invece si è visto il crollo pesantissimo dell’Inter, ancora una volta umiliata da una caterva di goal. Le 4 reti prese in casa dal Cagliari, non hanno minimamente scalfito la banda del buco milanese che, con le 3 di ieri sera, e con gli 8 punti in classifica sta percorrendo una strada pericolosissima che, con un altro passo falso, potrebbe portarla nelle sabbie mobili della zona retrocessione.

La squadra di Mazzarri è senza nerbo, molliccia, priva di geometrie e schemi validi, sempre sulle gambe e mai portata ad azioni d’attacco che possano impensierire le difese. Un centravanti come Icardi nella Juve, nella Roma, nel Napoli avrebbe già fatto goal a grappoli, ieri sera non ha ricevuto un solo pallone giocabile.

La difesa traballa anche davanti a punte mediocri come quelle della Fiorentina, il centrocampo è lento e statico, con Kovačić disorientato da un ruolo non suo.

La cura per questa moribonda Beneamata è l’allontanamento dell’allenatore assolutamente non idoneo per ciò che ha fatto vedere da quando è a Milano. Subito Roberto Mancini, uomo esperto di vittorie in Italia e all’estero, e grande appassionato dell’Inter.

O Thohir correrà immediatamente ai ripari o saranno giorni molto amari per i nerazzurri e la tifoseria tutta.

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