Editoriale

Una preghiera per Matera

La città che è patrimonio dell’umanità. Che è più volte stata scelta come teatro per la Gerusalemme ai tempi di Cristo, è candidata a divenire Capitale della Cultura nel 2019

Dalmazio Frau

di Dalmazio Frau

ono nato mezzo secolo fa a Sassari, cresciuto a Firenze, educato a Milano e  ho abitato in Liguria per decenni, ma non c’è città al mondo che io ami quanto Roma, con tutti i suoi secolari difetti, devastata da amministrazioni l’una sempre peggiore della precedente, e proprio per questo voglio unirmi all’accorato appello di un amico fraterno che vive e opera a Matera.

La città che è patrimonio dell’umanità. Che è più volte stata scelta come teatro per la Gerusalemme ai tempi di Cristo, è candidata  a divenire Capitale della Cultura nel 2019. E questa sarebbe una splendida notizia se divenisse un’eccellente scelta perché nessun altra città del Sud merita questo più della bellezza di Matera. Il profumo riscaldato dal sole e accarezzato dal vento delle sue pietre antiche. La sua storia millenaria. La sua tradizione. La sua cultura arcaica giunta attraverso le onde del tempo fino a noi.

Una magnifica occasione per quel Sud così dimenticato e così violentato dai suoi stessi abitanti e dai suoi amministratori. Quelle città e quei luoghi persi nel tempo dove nessuno va se non d’estate quando, in ferie, si ritorna al paese dei propri nonni.

Per una volta mi piacerebbe vedere coloro che da qualche tempo – e di qualsiasi schieramento politico sia ben inteso – vanno riempiendosi la bocca delle parole “cultura”, “arte” e “bellezza”, agire, fare qualcosa che non siano i soliti vaniloqui acchiappacitrulli per un voto. Mi piacerebbe vedere i veri “depositari” della Cultura di Sinistra quanto di Destra, muoversi per valorizzare – ovvero “dare valore” e non costo né prezzo – a ciò che è Matera per l’Italia e per il mondo e che dunque è “senza prezzo”.

Una città antica senza “archistar”, ma con veri artisti. Il retaggio prima greco e poi latino, i canti dei monaci bizantini e benedettini hanno segnato le sue pietre. Questo è il valore di Matera.

Vorrei vedere un’”expò” per Matera dove vi venisse portato Caravaggio o Giorgione o Bellini, una “kermesse” dove suonassero i migliori violini di Cremona. Un “festival” dove alla musica popolare del Sud si unisse il teatro di Mantova. Perché questo, e non il ricordo illusorio d’un Italia unita da Garibaldi, possa darci l’idea di un paese che è un immenso tesoro di Arte, Bellezza e Cultura costituito da luoghi sconosciuti quanto meravigliosi, da “città del silenzio” dimenticate dai “tour de force” turistici e dove quindi non sciamano nugoli di coreani con l’Ipad incorporato.

La città della Basilicata ha un’occasione unica di potersi far conoscere da quel mondo che la ignora, non per diventare un’ennesima “trappola per turisti” con chioschetti di panini e gadget “made in china”, ma per poter mostrare come la bellezza del paesaggio e dell’arte sia stata distribuita come una pioggia vitale su tutto il territorio nazionale, dove non esisterebbe, se fosse la Cultura ad essere il motore principale del nostro triste paese, né dolore né povertà.

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    4 commenti per questo articolo

  • Inserito da ines il 17/10/2014 18:07:27

    HA VINTO MATERA !!

  • Inserito da daniele il 09/10/2014 21:19:06

    Sono stato troppo sintetico. Il fatto che si tratti di nostri patrimoni non vuol dire che non li si debba far vedere anche agli altri; niente in contrario all'invasione di turisti. Gli stranieri vengano pure a vedere quello che abbiamo di bello in Italia (tra l'altro alcuni europei, venendo in Italia, potrebbero imparare ad installare ed usare il bidet, se non altro nei loro alberghi a 4 stelle).

  • Inserito da ines il 09/10/2014 11:12:06

    Gentile Daniele, chiudiamo le frontiere italiane! Non per evitare che entrino clandestini ma per lasciare fuori tutti gli stranieri che vorrebbero visitare Matera, Mantova, Villa Adriana, Verona, Tarquinia e la costiera amalfitana (e qui mi fermo perchè l'elenco è infinito). Matera, per nostra fortuna, sorge in Italia, ma è, giustappunto, patrimonio dell'umanità perchè tutti possano visitarla ed ammirarla. Forse che lei od io non possiamo andare a visitare il parco Nazionale dell'Iguazù, patrimonio dell'umanità, solo perchè si trova in Argentina e non in Italia?

  • Inserito da daniele il 08/10/2014 22:06:41

    Condivido quasi tutto.L'unica cosa su cui non sono d'accordo è Matera "patrimonio dell'umanità"; Matera è patrimonio degli italiani! Lo stesso vale per tutte le altre opere d'arte, città,  paesi o paesaggi italiani.

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