Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Il calcio italiano è da 4 anni ufficialmente in crisi, cioè dall’exploit dell’Inter che, nel 2010, vinse tutto, meno la Supercoppa Uefa.
Se c’era necessità di un’attestazione certificata di quanto sopra, questi ultimi due giorni di Champions League ne sono stati un’evidente prova, con la sconfitta della Roma per 7-1 all' Olimpico contro il Bayern e la Juve che crolla in Grecia contro il modesto Olympiakos per 1-0.
Siamo veramente messi male, anzi di più!
Per ora, solo l’Europa League, il torneo fino a poco tempo fa ritenuto alla stregua né più né meno della vecchia e insulsa Mitropa Cup, può far sorridere l’Italia che scende in campo con quattro compagini e che può tornare a dare qualche speranza.
Dopo il Mondiale in Brasile, che ha sancito uno dei punti più abietti del movimento calcistico nazionale con l'estromissione sin dal primo turno, sembrava che la stagione internazionale delle squadre di club italiche fosse iniziata piuttosto bene.
Sebbene i passaggi del turno, nelle qualificazioni di Europa League, di Torino e Inter abbiano dato qualche sollievo, subito ha fatto da contraltare l'eliminazione del Napoli nei preliminari di Champions League ad opera di un mediocre Athletic Bilbao.
C’è da dire, come anticipato sopra, che la fase a Gironi della massima competizione europea per club era iniziata nel migliore dei modi con le vittorie dei giallorossi e dei bianconeri, ma poi ieri l’altro e poche ore fa il grande schianto, anticipato dal pareggio esterno a Manchester della Roma e della sconfitta della Juve a Madrid contro l’Atletico, nel precedente turno.
Per le due la qualificazione è davvero a repentaglio, nonostante il grande ottimismo di Allegri. Tempo per recuperare, è inutile negarlo, ancora ce n’ è, ma bisogna rilevare che sembriamo veramente essere arrivati alla frutta.
Ora non ci resta che aspettare le magnifiche (insomma!) 4 in Europa League, per concludere questa tornata di calcio extra-nazionale, almeno in maniera decorosa.
Spazio dunque a Inter, Napoli, Fiorentina e Torino, le nostre moschettiere che dovranno abbattere a singolar tenzone lo straniero villanzone, e continuare il loro cammino in Mitropa…ehm, ehm, scusate… in Europa League!
Inserito da ghorio il 23/10/2014 12:35:57
Le vicende calcistiche delle squadre italiane confermano la situazione di decadenza delle stesse. Tra i fattori anche quello di guardare gli avversari dall'alto in basso. Succede così che la Juventus prede con l'Atletico magari senza tirare in porta. Con la squadra greca ci sono state occasioni ma il gioco complessivo della squadra non è stato davvero entusiasmante, salvo il possesso palla. E pensare che gli avversari non è che abbiano fatto gran gioco. Per quanto mi riguarda sono molto critico con il calcio professionistico attuale: troppi soldi per i giocatori, troppi soldi per gli allenatori, troppi soldi per i dirigenti e poi queste sono le conseguenze. Naturalmente vale per il calcio anche delle altre nazioni. In Italia poi c'è l'andazzo del gioco all'italiana, ovvero prima non prenderle.
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