Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Ogni tanto ricevo alcuni messaggi e lettere da parte dei lettori, che mi chiedono qualche consiglio su determinate loro incertezze e, pur informandoli di non essere un buon consulente, continuano imperterriti a perseverare, non sapendo il rischio che corrono nel considerare i miei suggerimenti.
Oggi, ho voluto –visto la tenacia- selezionare alcuni dei quesiti più urgenti e cogliere l'occasione per rispondere in questo spazio, con l'obiettivo che tale scambio di saggezza sia utile per tutti.
Ecco la prima:
Caro Massimo, io penso sinceramente che tu sia anche Lord Brummell e, a tal proposito, vorrei chiederti se i calzini sgargianti sono di moda, sebbene io preferisca la sobrietà prima di tutto. Devo rinunciare o mantengo il mio stile? (Firmato. Carlo Bigfoot).
Calzini? E chi vuole parlare di calzini? Perché non mi hai chiesto, invece, qualcosa di più interessante, tipo cosa ne penso di Monica Bellucci o Robin Wright? O cosa possiamo fare se ci siamo innamorati della fidanzata del nostro migliore amico?
Guarda, questa sì che è una domanda. E’ veramente un'esperienza terribile. Non l’auguro a nessuno. Qualunque cosa si faccia, finiamo col soffrire maledettamente.
Ora tocca a Sandro di Vercelli.
Che serie televisiva mi consigli, dal momento che penso tu sia Il Melo, quello che si occupa del Lifestyle della rivista?
Tutto meno Friends! Detto questo, so che avrei dovuto resistere a quel pericoloso sentimento, ma fu impossibile controllare ciò che provavo per Stefania, la fidanzata del mio migliore amico Giovanni, no Giorgio, non lo ricordo mai; qualcosa che inizia con G, di questo sono certo! Finivamo per chiacchierare sempre noi due da soli, anche quando c’erano molte altre persone. Poi abbiamo iniziato a inviarci lettere, a telefonarci... Tutto molto innocente, ma è così che sorge l'amore: lui dice sciocchezze e Lei non trova la minima scusa per andare a parlare con altri.
Caro Raccontastorie , perché sappiamo che sei tu il raccontastorie; prima lo shampoo e dopo il balsamo, o un'unica combinazione? (Firmato: Un non tanto Vergine)
Per prima cosa non sono Raccontastorie, e dopo devo dirti che una domanda tanto cretina solo io poteva selezionarla.
Stavo spiegando qualcosa. C’è stato un tempo in cui non riuscivo a sopportare di vederli insieme. E’ anche vero che in parte è stata colpa mia: in fin dei conti, nessuno mi ordinava di andare a casa sua a tarda notte, quando l’altro non c’era, e di infilarmi nel suo letto. Ma cosa potevo fare? Ero innamorato!
Pensi davvero che esista il decaffeinato? E il latte senza lattosio? Perché fare le cose senza quella cosa per le persone che non amano queste cose? Che cerchino altre cose, no?(Firmato: Lo squalo del Sestriere)
Come dicevo sopra non sono un esperto, un consulente all’altezza, perché di fronte al tuo quesito mi viene in mente di mandarti a quel paese…ma anch’ io, come voi, ho bisogno di consigli.
E li chiesi a una mia amica e lei mi disse: “Che schifo, come fai a fare certe cose, ma soprattutto ad abbracciare la donna del tuo migliore amico. Non voglio più avere a che fare con te!”
Ancora oggi, non riesco a comprendere quello che voleva dirmi. Avrei preferito fosse più chiara e non avesse avuto paura di ferire i miei sentimenti.
Caro Melo, ma a fare il giornalista si becca qualche bella ragazza? Posso diventare un giornalista di cronaca nera? (Firmato: Boccaallegra_77)
Allora, decisi di mettere una pietra sulla nostra storia. Mi trasferii in Polonia. Mi lasciai perfino crescere la barba tipo eremita che non vuole sapere niente del mondo, come Ryan Gosling in “Il diario di Noah.” Ma avendo una barba molto ribelle, mi crebbe solo dalla parte destra del viso.
Disgraziatamente a Varsavia fa sempre freddo, chi l’avrebbe detto, e dopo 5ore e sette minuti fui nuovamente a Firenze, dove cercai di convincere Stefania e Giovanni, ad andarsene lontano da me. Non mi dettero ascolto, malgrado promettessi di pagar loro il viaggio. Fino all'aeroporto. In autobus. Se il mio amico non fosse stato tanto egoista, niente di questo sarebbe successo.
Carissimo Il Melo, credi che il gin-tonic sia già passato di moda? E se è così, cosa posso offrire alla mia ragazza stasera che, per la prima volta, è da sola a casa mia? (Firmato: Reverso1976).
Cercai, allora, consolazione in altre donne e passai un periodo molto dissennato nel quale ogni fine settimana, con quello che avevo messo da parte, mi spostavo da bar a bar, di donna in donna. Poi finii i soldi e decisi di darmi al flipper. Non potevo continuare ad ingannarmi: io volevo solo Stefy. E dovevo affrontare, in qualche modo, quella situazione. Mi parve che la cosa più ragionevole fosse parlare, in primo luogo, col mio amico. Spiegargli la natura dei miei sentimenti e la mia incapacità di controllarli. Forse saremmo potuti giungere a un accordo, a un “che vinca il migliore”.
- Giorgio, voglio chiedere la mano della tua fidanzata.
- Cosa?
- Sì, sono innamorato di Sara.
- Ma smettila di scherzare!
Riconosco che il loro matrimonio, non fu la scelta migliore per parlare apertamente con Giovanni, no Giorgio…con lui! Il prete cominciò a guardarmi molto arrabbiato. Per abbassare la tensione, cercai di servire a tutti i presenti un cicchetto del vinsanto che c'era sull'altare, ma il curato si arrabbiò ancora di più, benché io urlassi a squarciagola che la bibita era compresa nel prezzo.
Qual è il tuo romanzo preferito? (Firmato: Gaia di Lucca)
Sì, inutile negarlo, sbagliai completamente strategia. Dovevo andare direttamente da lei. Se anche Sara provava la stessa cosa per me, tutto il resto non avrebbe avuto più importanza. Decisi, quindi, di ricongiungermi a loro. Durante la Luna di Miele.
- Ragazzi, anche voi qui? Ma che sorpresa, dissi loro di fronte alle Cascate del Niagara.
Ciao Massimo, che marca di minerale preferisci con il vino? (Firmato: Janna67)
Quella notte in hotel, condividevamo una cenetta romantica. In realtà, loro due cenavano romanticamente, mentre io continuavo ad avvicinare a poco a poco il mio tavolo. Non appena Giovanni si spostò verso il bagno, mi sedetti a fianco di Stefy e le presi la mano.
- Stefania, ti voglio. Ti desidero dal momento che ti ho vista in bikini a Torre Mozza. E non posso continuare così. Sei la prima cosa a cui penso ogni mattina al risveglio, giusto prima di andare al lavoro. E lavoro perché non sono un milionario!? Sei l’ultima cosa a cui penso prima di coricarmi, tu sei il mio istante di luce in quest’eterna oscurità. So che è difficile che questo mio sentimento possa essere corrisposto, ma...
- Cavolo, aspetta un momento Giorgio, non vedi che sto parlando fitto fitto con tua moglie? Sei tornato subito, ti sei almeno lavato le mani? Io penso proprio di no.
Che ne pensi di X Factor, e di Mika? (Firmato: lapulceveneta)
Come già ho scritto all'inizio, succeda quel che succeda, alla fine finisci sempre per soffrire. Se avessi taciuto, l'unico che avrebbe sofferto sarei stato io, e ciò mi sembrava più che ingiusto.
Perché tutto il brutto della vita solo a me? Ripartiamo un po' la sofferenza.
E se invece Stefy mi avesse detto di no, l’avrei persa insieme a Giovanni. Ma, invece, mi disse sì, che mi amava da quando ebbe quell'incidente che gli fece perdere metà massa encefalica.
Era cosciente che bisognava combattere con ogni mezzo l’infelicità che regna nel mondo: aveva perso il mio amico e suo fidanzato e sicuramente mi avrebbe lasciato dopo sei mesi, l’arco di tempo in cui tutte le donne si stancano di me. Ma in quel preciso momento eravamo felici e correvamo su e giù per Niágara col petto pieno di paura e felicità, sentendo solo il mormorio dell'acqua, la musica delle nostre risate e i battiti dei nostri cuori.
Però, ahime, il nostro amore era destinato alla tragedia sin dall'inizio. Mentre correvamo, scivolai e lei incespicò tra i miei piedi, andando a finire contro la ringhiera. Il suo corpo perse l’equilibrio e si rovesciò rovinosamente. Cadde nelle cascate.
Caro Il Melo, sto passando un periodo molto brutto. Mi sono innamorato della fidanzata del mio migliore amico. Che posso fare? (Firmato: Il Santo-71)
Il mio gande amico ed io ci riconciliammo alla funzione funebre. Finì per capire il nostro amore e, in realtà, mi percosse varie volte con un legno pieno di chiodi arrugginiti e cercò di seppellirmi assieme a Sara, affinché potessimo passare insieme il resto dell'eternità.
Che uomo comprensivo fu… anche in quel momento!!!