Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
l Partito Repubblicano ha ottenuto ieri la sua più grande vittoria elettorale da quando il democratico Barack Obama è arrivato alla Casa Bianca nel 2009. Spinti dallo scontento verso il presidente degli Stati Uniti e per l'apatia degli elettori democratici, i repubblicani hanno conquistato il Senato, fino ad ora con maggioranza democratica, ed hanno ampliato la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti.
Le elezioni di metà mandato, le ultime prima che Obama abbandoni l’incarico nel 2017, hanno concesso all'opposizione il controllo assoluto del Congresso ed isolato un presidente indebolito ed in netto calo di consensi.
Il partito di Lincoln e Reagan, di Nixon e Bush, si è imposto in bastioni progressisti come il Maryland, Massachusetts e Illinois.
La vittoria culmina nei sei anni in cui, elezione dopo elezione, i repubblicani hanno occupato nuovi spazi di potere a Washington. Nel 2009, Senato e Camera erano dei democratici. Nel 2010, i repubblicani hanno preso la maggioranza alla Camera. L'ultimo passo sarà la conquista della Casa Bianca in due anni?
Ma raramente le legislative anticipano i risultati delle presidenziali. La battaglia per succedere a Obama è iniziata e include nomi pesanti del Senato, quali i repubblicani Rand Paul, del Kentucky, o Marco Rubio, della Florida che sono figure emergenti, e la favorita, la democratica Hillary Clinton. Il risultato delle elezioni, dopo una campagna in cui si sono consumati quasi 4.000 milioni di dollari, non è una sorpresa per l'identità del partito vincitore, ma lo è per le dimensioni del trionfo. La globalità dei sondaggi ha pronosticato, due giorni fa, che il Partito Repubblicano avrebbe dovuto aggiungere sei seggi, necessari per arrivare alla maggioranza.
Verso le undici e mezza della notte, i repubblicani hanno proclamato la vittoria dopo la conferma di aver strappato ai democratici i sei stati necessari per la maggioranza di 51 seggi: Colorado, Arkansas, Montana, Virginia Occidentale, Dakota del Sud e Carolina del Sud, lo Stato che ha dato la vittoria finale. Pochi minuti dopo, i repubblicani hanno dichiarato la vittoria anche in Iowa.
Queste elezioni stanno lasciando segni preoccupanti sia su Obama che sul partito democratico. Il Partito Repubblicano vince in Colorado e sfiora la vittoria in Virginia, stati tradizionalmente conservatori che Obama ha trasformato in democratici nelle presidenziali del 2008 e 2012. È rischioso estrapolare i risultati di queste elezioni con le presidenziali, ma la coalizione e la mappa di Obama sembrano, da oggi, più fragili che mai.
Inserito da wavettore il 05/11/2014 20:16:27
Deve essere divertente per qualcuno vedere come tutti corrano a destra e a sinistra, fanno campagne politiche ed elezioni quando gia' sanno che tutto e’ prefissato alla partenza. Che significato hanno queste mascherate quando e’ chiaro che Jeb Bush sara’ alla Casa Bianca nel 2016 ed ogni promessa fatta dal politico di zona non avra’ piu’ alcun valore? Oggi i tanti tumulti ed un crescente diffuso malcontento andrebbero rivisti in un piu’ grande contesto e non semplicemente entro l’ambito della politica locale. Stiamo ora oltrepassando una delle fasi di un Complotto mondiale di cui anche tu fai parte ovunque tu sia. Non ti lasciare incantare dai media. Il Complotto mondiale non e’ una teoria. Con 2.3 trillioni di dollari dichiarati ufficialmente smarriti dall’amministrazione Bush il giorno prima dell’Undici Settembre ed altri 2 trillioni rubati fra l’affare del “Savings and Loans” ed Enron pochi Sionisti come la famiglia Bush e Dov Zakheim sono ora in attesa del totale collasso del sistema finanziario mondiale e di una Guerra Mondiale di Religioni. Manovrano da dietro le quinte mentre si preparano per il 2016. Investono i loro soldi per generare caos, terrore e disperazione in ogni luogo preparando cosi’ un palco ideale per Jeb Bush. Una volta riconosciuto l’obbiettivo del Complotto tutto il resto sara’ facile da comprendere e prevedere. Inoltre sembrera’ non aver piu’ alcun senso continuare a giocare al Monopoli quando qualcuno ha gia’ rubato tutti i soldi. http://www.wavevolution.org
Inserito da SILVANA il 05/11/2014 11:26:56
ora per Obama arrivano tempi duri non semplici da affrontare, si dice sia azzoppato ed effettivamente non ha più piena facoltà di decidere arbitrariamente senza avere il benestare dei Repubblicani. il colpo basso lo ha avuto con enorme delusione e da questo risultato si evince che l'America è stanca delle sue non sempre appropriate decisioni, che lasciavano scontenti da più stati. forse l'America ha capito che un cambiamento era necessario perché l'andazzo diventava pericoloso e traballante e Obama negli ultimi tempi, di errori madornali ne stava facendo, mandando in crisi il popolo americano
Inserito da MIRKO il 05/11/2014 11:09:08
Grazie Massimo, io l'ho saputo da voi di Totalità, nessun giornale ha riportato il vostro articolo... Ecco perchè leggo sempre la vostra bellissima rivista e te in particolar modo. Ma sei anche il Raccontafavole? Perchè la scrittura gli rassomiglia..Complimenti, Mirko da Empoli
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