Editoriale

Buttafuoco cita Voltaire e Augias lo accusa di essere antisemita

È accaduto alla trasmissione della Gruber, una delle più brutte e diseducative pagine di televisione. Il nostro appello è Non sintonizzatevi su 8e1/2 boicottate la trasmissione

Simonetta  Bartolini

di Simonetta  Bartolini

eri sera a 8e1/2 condotto da Lilli Gruber abbiamo assistito ad una delle più brutte pagine della televisione dei talk politico-culturali. Ospiti in studio Pietrangelo Buttafuoco e il suo libro, I cinque funerali della signora Göring (Mondadori) e Corrado Augias con Il lato oscuro del cuore (Einaudi).

Lasciamo perdere i soliti luoghi comuni degli indignati in servizio permanente effettivo pronti a mostrare tutto il loro disprezzo di esseri superiori per le foto pubblicate da «Chi» sul gelato della Madia, ma regolarmente distratti se l’occhio della telecamera o l’obbiettivo della macchina fotografica mette alla berlina una donna che non sia di sinistra. Ci siamo abituati, la lagna dell’indignazione da madamin ipocrita e arrogante ci ripugna tutte le volte che ce la troviamo di fronte, ci disgusta per la evidente scemeggiata che rappresenta, ma con le anime belle della sinistra va così da tempo e ci abbiamo fatto il callo.

Quello a cui invece non riusciamo  ad abituarci è la malafede, la disonestà intellettuale, l’attacco ipocrita al “diverso”  (sì perché c’è la diversità da accogliere: razziale, etnica, religiosa ecc, e una da combattere e possibilmente abbattere quella culturale), che ieri sera era Pietrangelo Buttafuoco.

Per carità, non pensiate che nel salottino tutto birignao e proteste inesauste di bon ton naturale sia andata in scena una rissa tutta urla e improperi (ricordate quando la Gruber rimproverò Berlusconi ricordandogli come lei appartenesse ad una famiglia austroungarica dove la buona educazione era di casa, sottintendendo che gli altri sono tutti maleducati al suo confronto?).

No, nessuna parolaccia, nessun tono di voce che abbia superato i decibel della conversazione formale del salotto per bene di frau Gruber, solo un sistematico e scientifico gioco al massacro consumato con il sorriso sulle labbra.

Ecco cosa è accaduto. Il libro di Augias parla di una psicanalista alle prese con una paziente, quello di Buttafuoco dell’amore fra Göring e la baronessa Carin von Foch. La rossa (in tutti i sensi) conduttrice chiede a Buttafuoco il suo pensiero sulla psicanalisi, lo scrittore catanese inizia citando Voltaire secondo il quale tre uomini hanno determinato (non proprio positivamente) il destino del mondo: Mosè, Gesù e Abramo, non finisce di dire Abramo che Augias, con il sorrisetto di accusa dall’alto di una superiorià morale auto-attribuita commenta all’indirizzo di Buttafuoco: – Ecco che viene fuori il tuo antisemitismo.

Buttafuoco prosegue ignorando la sciocchezza appena detta da Augias, limitandosi a ribattere che si trattava di parole di Voltaire, quindi conclude il suo discorso e rispondendo alla domanda sulla psicanalisi dicendo che per lui invece i tre elementi che hanno reso il mondo meno attraente dal suo punto di vista sono il marxismo, il capitalismo e la psicanalisi (se non ricordo male).

Nuovo giro di domande si entra nello specifico dei romanzi e Augias chiede di fare una domanda a Buttafuoco: – Perché sei così attratto dal nazismo?

Ecco fatto, l’intellettuale di destra è inchiodato, sempre con il sorrisetto ipocrita e compiaciuto, alle sue responsabilità di antisemita e anche un po’ nazista, perché se uno come lui scrive un romanzo su una storia d’amore, vera, fra un gerarca nazista e una baronessa morta giovane non può che essere in predicato di subire il fascino del male nazista. Ormai non c’è più bisogno di dirlo, basta suggerirlo a chi ascolta, basta la domandina sulla fascinazione esercitata dal nazismo e l’equazione Buttafuoco = cripto (ma nemmeno tanto)nazista è sapientemente inoculata nella mente dello spettatore.

Certo nessuno chiede a Lilli Gruber, che ha scritto anche lei un romanzo storico che ha un copertina una croce uncinata, perchè sia stata affascinata dal nazismo, la rossa conduttrice è ovviamente al di sopra di ogni sospetto di “intelligenza” con il male, mentre Buttafuoco che, come lui stesso ha poi replicato, ha fatto letture diverse, ha letto libri diversi, ha avuto una formazione diversa, porta con sé il germe del sospetto di filonazismo. Ovviamente nessuno ha letto il libro nessuno parla con cognizione di causa, ma il pregiudizio fa da padrone e la vergogna va in onda.

Ovviamente Buttafuoco non ha lasciato correre e in una surreale atmosfera dove Gruber e Augias , alla faccia della tanto invocata buona educazione innata, dicevano allo scrittore catanese: lei non ha capito, lei ha frainteso (non lo sanno che si dice: forse non mi sono spiegato bene? C’è scritto anche nel Gattopardo), per poi cercare di concludere: –Bene ora è tutto chiarito –, è andata il onda la commedia dell’arroganza.

Già perché Buttafuoco, giustamente indignato ma molto corretto, senza alzare i toni della voce, e senza ricorrere a invettive o parole forti si è limitato a dire che per lui, e in generale, una conversazione, così equivoca e offensiva per uno degli interlocutori, si poteva chiudere solo con le scuse di chi stava dicendo di essere stato frainteso.

Augias ovviamente ha affermato che lui non aveva scuse da fare, perché si trattava di un fraintendimento, e già, e la colpa del fraintendimento di chi è? Immaginiamo che Augias la attribuisca a Buttafuoco!

Ecco, la vergogna è andata in onda, il “diverso” è stato messo alla berlina, il salotto buono delle anime belle della sinistra ha ribadito che in questo paese chi non si allinea è fuori, fuori da tutto, perché comandano loro che hanno la verità in tasca, il ditino alzato a rimproverare, il sorriso di scherno sulle labbra.

Ieri sera ci siamo vergognati di esserci sintonizzati su La7 e su una trasmissione come quella della Gruber, per quanto ci riguarda non lo faremo mai più, speriamo che anche voi la evitiate come la peste!

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