Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Mauro Santambrogio mentre taglia il traguardo sulla salita di Bardonecchia
Siamo andati a far visita al Gruppo Fanini A&V, in quel di Capannori (Lucca), un grande stabilimento che si occupa del commercio di auto nuove e usate, dalla Smart alla Ferrari, come evidenzia il suo slogan, complesso entro il quale sono esposte, per l’appunto, le macchine dei sogni e pure quelle alla portata di portafogli meno gonfi.
Ivano Fanini è il titolare; uomo vero, spontaneo, prima di essere un grande imprenditore; è una persona fumantina, ma dagli slanci impetuosi e sinceri, che riesce ogni volta a farti capire che le persone schiette e leali esistono ancora.
Quando entri nel suo regno, non puoi fare a meno di notare sui muri dei suoi uffici le innumerevoli foto che ritraggono il titolare con personaggi famosissimi dello spettacolo, dello sport, della politica e del culto ecclesiastico.
Si spazia dal giocatore dell’Inter Bergomi, all’ex Presidente del Consiglio Berlusconi, a Flavio Briatore e consorte, a Papa Wojtyla…fino ai volti più conosciuti del ciclismo nazionale e internazionale.
E qui ti voglio; perché la Fanini Group non significa solo macchine a motore, ma anche quelle splendide macchine a due ruote che si chiamano biciclette e, infatti, la Fanini è anche una prestigiosa squadra ciclistica da molti anni, con l’altro suo marchio Amore & Vita. E questo spiega perché rimani intrappolato piacevolmente dai tanti ritagli di giornali, dai fatti di cronaca di sport esposti come quadri di pittori impressionisti, che coinvolgono l’azienda e che evidenziano l’importanza di questa struttura imprenditoriale, tutto il suo valore e perché no, tutta la potenza anche a livello sportivo. E nello scorrere velocemente detti articoli, è impossibile non soffermarsi su una storia sportiva, decisamente straziante, proprio perché oltrepassa l’umano intendimento dell’esperienza ludica per inerpicarsi dentro l’animo tormentato dell’uomo e, appunto giacché umano, soggetto a sbagli e cadute rovinose.
Il patron Ivano Fanini con Mauro Santambrogio, la fidanzata e Cristian Fanini.
E’ la vicenda di Mauro Santambrogio che, gli appassionati di ciclismo, ricorderanno grande trionfatore della 14^ tappa del Giro D’Italia 2013. Un’impresa quasi stoica, con l’epilogo fiabesco dell’arrivo in salita a Bardonecchia, in un giorno colmo di nebbia, freddissimo, ma con Mauro che prevale davanti alla maglia rosa, poi vincitore finale del Giro, Vincenzo Nibali.
Un momento di gloria trasformatosi, qualche giorno dopo, in un funesto ricordo. Santambrogio risulta positivo all’epo. Il disintegrarsi della favola e l’ingresso all’interno di un tenebroso incubo confondono il pensiero di molti; dalla gloria alla polvere in un batter di ciglia.
I vari messaggi sui network del ragazzo, che vuole togliersi la vita mettono in allarme, tutti capiscono che il corridore ha bisogno di aiuto e istantaneo; il disperato tentativo di dissuaderlo da parte della Gazzetta dello Sport e di una giornalista della Rai danno il via al sostegno per Mauro.
Lui, fortunatamente, si ricrede, e parla, come non aveva fatto prima. Racconta la sua versione dei fatti e torna a vivere. La sua anima ricompare a risplendere di luce intensa e la mente si libera dai grovigli della disperazione.
Poi, dopo le varie vicissitudini legali terminate a suo favore, Mauro Santambrogio, decide di ricominciare e lo fa con i colori di Amore & Vita- Selle SMP, la squadra di Ivano Fanini e del figlio Cristian, con cui firma un accordo biennale.
Un pool di persone altamente qualificate che conoscono da tempo immemore lo sport e il ciclismo in particolare, l’unico team all’altezza per far sì che avvenga una pronta riproposta di Mauro su scala nazionale. E, ora, è obbligo tornare all’inizio dell’articolo, quando mi sono soffermato sull’uomo Fanini, sul suo gruppo, sulla sua immensa potenzialità che si basa sulla lotta al doping, sull’onestà, sul dare la fatidica seconda chance a chi è stato meno fortunato, al plauso alla loro immaginazione che è la redenzione della realtà. Insomma, quando atleti dello spessore di Cipollini, Sorensen, Bartoli, Tafi, si formano alla scuola ciclistica della Fanini, questo basta e avanza per far capire di fronte a chi siamo, a quali livelli di professionalità e correttezza.
In migliore squadra, dunque, Mauro Santambrogio, non poteva accasarsi, per riprendere a testa alta il cammino interrotto quel maledetto giorno di maggio tra la neve della salita di Bardonecchia.
Il silenzio, per lui, è stato un triste compagno, malvagio nella propria solitudine, crudele nel far il vuoto intorno ad un animo definito nobile sino a quel momento. Più si sentiva solo più era capace di far notare come intorno a lui tutto non avesse più importanza.
Poi, sulla sua strada,
ha incontrato Amore & Vita, o
meglio, l’amore per la vita. Perché il marchio significa questo, i Fanini sono
questo, un cerchio perfetto, ove altre vite assumono le forme che avevano
dimenticato di possedere, in cui il dolore che era parte integrante del loro percorso, ora
si disperde grazie a due semplici parole e a un logogramma centrale: AMORE & VITA.
Questa è l’imprenditoria che a noi più piace!
Inserito da Francesco Lagher il 08/11/2014 12:01:03
sono le perle rare della vita e se ne contano sulle dita
Inserito da bea il 08/11/2014 11:36:41
Che bell'articolo di una visita straordinaria da questa impresa "modello"! Un raggio di sole (e forse di speranza?) in questo mondo imprenditoriale triste, pieno di problemi e corruzione. Impresa a cui l'imprenditore dà l'anima, ed il titolo spiega tutto. Mi auguro che esistessero imprese tale quella molto di più.
Inserito da Carlo il 08/11/2014 11:08:47
Una storia da libro Cuore, di quelle che non se ne sentono più raccontare
Inserito da TEAM BELLUSCO CICLOAMATORI il 08/11/2014 10:55:32
Conosciamo la Fanini grazie alla sua passione per il mondo del ciclismo... Bellissimo racconto, grazie patron Fanini
Inserito da SAURO COLLIGIANI il 08/11/2014 10:51:53
Struggente vicenda quella di Santambrogio, meno male esistono gente come La Fanini che vedo sempre quando passo da Lunata col camion
Inserito da marino il 08/11/2014 10:49:27
Grande Ivano, sei tutti noi!!! Grippo ciclismo Poggio AL COlle
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