Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La locandina dell'evento
L’associazione Dinamo – progetto Firenze esordisce offrendo ai fiorentini un appuntamento di grande spessore culturale, che non per nulla ha ottenuto il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Firenze: l’incontro 1914 – 2014, cento anni di inutili stragi? Con lo storico Franco Cardini introdotto da Domenico del Nero, saggista e presidente dell’associazione Dinamo Progetto Firenze
Giovedì 13 novembre ore 21,15, Biblioteca di San Giovannino – Piazza San Lorenzo 6- FIRENZE
Chi ha davvero voluto la Prima Guerra Mondiale? E al di là di splendidi eroismi e di fiumi di retorica, si è trattato di un’epopea o, come disse Benedetto XV, di una “inutile strage”? Una cosa è certa: gli equilibri geopolitici che ne sono usciti, ben lungi dall'essere definitivi e risolutivi di tensioni e di aspirazione, hanno rivelato tutta la loro tragica fragilità, preludio di lì a poco di un altro immane conflitto, ma forse anche di tanti “nodi” che stanno venendo tragicamente al pettine.
Cento anni dopo è finalmente giunto il momento di tentare un’analisi spassionata che cerchi nel passato le radici del presente, senza nulla concedere a interpretazioni “di parte”. Dinamo ha scelto di parlarne con unmo dei più grandi storici viventi che è anche un attento osservatore della realtà contemporanea e di ciò che si muove sotto la superficie degli eventi, nemico di ogni semplificazione manichea, Franco Cardini,autore tra l’altro insieme a Sergio Valzania di un libro che suscitato grande scalpore: La scintilla. Da Tripoli a Sarajevo; come l’Italia provocò la prima guerra mondiale ( Milano, Mondadori, 1914), un libro tanto anticonformista e “politicamente scorretto” quanto storicamente rigoroso e documentato, come è nello stile dei due autori in cui si dimostra tra l’altro come tanti conflitti odierni, tanti problemi etnici, religiosi e d’altro tipo affondano le loro radici in un conflitto che ridisegnò il mondo dimenticando secoli di storia e con assurde alchimie che dopo aver devastato il cosiddetto “secolo breve” rischiano di avvelenare e mettere in forse anche il futuro delle prossime generazioni.
Un incontro dunque non solo e non tanto per ricordare il passato, ma anche e soprattutto per cercare di capire meglio cosa possono riservarci le “magnifiche sorti e progressive” del futuro.
DINAMO PROGETTO FIRENZE.
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