25 città italiane in opposizione al premier e all'UE

Tutti insieme appassionatamente, contro Matteo Renzi

In Piazza Duomo a Milano si sono contate quasi 80mila persone davanti a un Maurizio Landini che ha urlato, con quanta più voce avesse, che «l’intesa con la minoranza del Partito Democratico è solo una presa in giro, nient’altro!».

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Tutti insieme appassionatamente, contro Matteo Renzi

Tutti insieme appassionatamente, contro Matteo Renzi.

Cortei, manifestazioni, raduni e chi più né ha più né metta, in 25 città italiane a causa, o grazie, allo sciopero sociale che ha visto la Fiom e la Cgil schierarsi apertamente contro la linea di quello che dovrebbe essere il loro partito di appartenenza, il PD.

In Piazza Duomo a Milano si sono contate quasi 80mila persone davanti a un Maurizio Landini che ha urlato, con quanta più voce avesse, che “l’intesa con la minoranza del Partito Democratico è solo una presa in giro, nient’altro!”.  

Una giornata all’insegna dell’insoddisfazione e della più cocente delusione che ancora una volta ha evidenziato che siamo di fronte ad una profonda esasperazione e protesta sociale, culminata in quel di Milano e a Padova, con duri scontri tra studenti, antagonisti e forze dell’ordine, portando al ferimento di 10 giovani e 8 rappresentanti tra carabinieri, militari della Guardia di Finanza e poliziotti.

I Cobas, la Fiom, gli altri sindacati di base, i gruppi studenteschi, i disoccupati, i precari, pensionati e attivisti dei centri sociali hanno manifestato contro l’Unione Europea e la sua politica di ingiustificata austerità, ma le disapprovazioni più dure sono andate al Governo Renzi, all’“odiato” Jobs Act e all’abolizione dell’articolo 18. Urla e grida anche per l’assunzione dei precari della scuola.

La tangenziale di Napoli per alcune ore è stata impercorribile per un blocco effettuato dai manifestanti, nella Capitale si sono registrate proteste pacifiche nei pressi dell’Acea e del Policlinico Umberto I, l’unico momento di preoccupazione si è avuto quando una trentina di lavoratori sono saliti sull’impalcature del Colosseo e dopo qualche lancio di uova marce all’indirizzo della sede del Ministero del Tesoro.

A Cagliari, l’hanno messa sulla burla facendo sfilare un finto Renzi in versione Fonzie, per partecipare alla dimostrazione contro la “Buona scuola” del progetto di riforma governativa.

Alcune centinaia di ragazzi hanno manifestato con i precari in maschere legati a una catena, mentre “Renzie” aveva il frustino.

A Palermo, circa 2mila persone hanno formato un lungo corteo, in cui sono stati lanciati fumogeni e uova contro le sedi di alcuni istituti bancari.

Firenze non è stata certo lì a guardare, organizzando ben 3 cortei partiti da punti diversi della città, durante i quali si sono visti slogan non certo lusinghieri all’indirizzo del Premier.

Insomma, più che di autunno caldo, con riferimento più che voluto verso il Presidente del Consiglio, dovremmo definirlo bollente, infuocato, con Matteino, però, che tira dritto per la sua strada non badando assolutamente alle sempre più ricorrenti manifestazioni di piazza; tanto lui sa che ritornando al voto vincerebbe alla grande, piegherebbe subito tutti gli antagonisti; già, ma ora quali sono i suoi veri avversari, a parte quell’esiguo numero dei soliti noti del suo partito?

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