Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La classifica del girone dell'Italia e uno scontro di gioco tra Kovacic e Ranocchia
La Croazia, non solo è la bestia nera della Nazionale italiana, ma gioca anche meglio, ha buoni schemi di gioco e ottimi palleggiatori. La squadra di Conte, invece, sembra non essere né carne né pesce. E, ora, si è avvicinata anche la Norvegia, vittoriosa contro l’Azerbaigian.
Da segnalare l’interruzione della gara nel primo e secondo tempo, a causa dei ripetuti lanci di fumogeni e petardi in campo da parte dei tifosi croati, la qual cosa potrebbe far ipotizzare delle pesanti sanzioni per la nazionale croata.
L’Italia parte abbastanza bene, nonostante sia alquanto stordita dal palleggio di Modric e compagni, ma a parte ciò all’undicesimo va in vantaggio con un gran goal di Candreva che approfitta di un pallone servitogli da Zaza per scaricarlo in porta; a niente serve il tentativo di parata del portiere avversario: 1a 0 per gli azzurri.
Nessuno, però, avrebbe mai immaginato che nel giro di 4minuti la Croazia pervenisse al pareggio grazie a una colossale papera del portiere definito il migliore al mondo, che colpevolmente si lascia passare sotto il corpo un’innocua conclusione, senza pretese, di Perisic. E’ l’1 a 1.
L’Italia accusa il colpo e si lascia schiacciare ancor più dalla
Croazia che, ricomincia a macinare gioco e tocchi sopraffini, interrotti, come
accennato sopra, dal lancio di fumogeni in campo.
Nel secondo tempo, sembra di vedere un’Italia più pimpante e meglio messa in
campo, con Zaza che per ben due volte impegna il portiere Subasic, prima con un
bel sinistro e poi di testa. La Croazia replica con un tiro di Kovacic che
però non sorprende Buffon.
L’undici di Kovac, intanto, riprende le redini del gioco e continua col suo logorroico ma fruttuoso palleggio. Conte, allora, decide di mettere dentro El Sharaawy e togliere Immobile, ammonito e autore di una partita sottotono. La pressione dei croati però continua incessante e le azioni d’attacco italiche sono molto sporadiche.
Il CT della Nazionale italiana inserisce Pellé per Zaza, ma cambia ben poco. Al 75’ la partita viene nuovamente interrotta per il solito lancio di fumogeni e petardi da parte dei soliti cretini croati, con l'arbitro olandese Kujpers che decide di far rientrare le squadre negli spogliatoi. Dopo quindici minuti di stop e l'intervento delle forze dell'ordine per ripristinare l'ordine sugli spalti, la gara riprende, e l'Italia appare molto più aggressiva rispetto alla Croazia, riuscendo finalmente a creare qualche pericolo nell'area avversaria, ma è ancora Perisic, quasi in zona Cesarini, ad avere l’occasione di segnare il goal che avrebbe regalato la vittoria alla sua Nazionale. Fortunatamente, il giocatore manda al lato la clamorosa palla gol. Sospiro di sollievo per l’Italia, che guarda al futuro con cauto ottimismo, ma sempre dall’alto del primo posto in classifica sebbene diviso con la Croazia.
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