Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Ignazio Marino
Diciamolo francamente ed onestamente: il maltempo non ci ha recato un “premier” “che fa acqua” ma è dal suo apparire prepotente sulla scena romana che lo “statista” non ne azzecca una e non realizza nulla. E’ inutile rilevare, come fa il foglio della famiglia Berlusconi, che “lascia allo sbando le vittime dell’alluvione, protegge Marino che non paga le multe, i suoi permettono agli ultrà e agli stranieri di distruggere gli stadi e Milano”, ma in mille altre occasioni ha dimostrato di essere solo borioso ed esibizionista, assolutamente inadeguato al ruolo assegnatogli chissà da chi (Marchionne è il solo ufficiale dei tanti protettori) e chissà per quale mandato recondito.
4 titoli di II pagina de “Il Giornale”: 1) “Roma, il PD mantiene a galla il sindaco furbetto e bugiardo” ma non pare, salvo l’ex An Andrea Augello, che FI sia stata affatto incisiva nella denunzia, forse perché impegnata a “coccolare” il potenziale candidato Sindaco: Alfio Marchini (tanto nomini !), 2) “Mezzo paese travolto dal fango e la sinistra sa solo litigare”; 3) “Stadi, altro che tolleranza zero. L’Italia è l’eldorado degli ultrà – Renzi aveva promesso: riporteremo le famiglie sugli spalti. Ma in 6 mesi nulla è cambiato. E il decreto Alfano è un flop”; 4) “Ecco la Milano dell’Expo: ostaggio di criminali e abusivi. La triste realtà: reati in aumento e botte alle forze dell’ordine durante gli sgomberi. E il premier tace”.
Al centro della pagina titolone: “Renzi dove sei ?”. Ma il “premier” non si è fatto vedere a Genova neanche alla prima alluvione dello scorso ottobre ed ora ha mandato il fido Del Rio a promettere che i Comuni colpiti saranno esentati dal rispettare le norme del “patto di stabilità” invece che impegnare lo Stato nella cancellazione dal pagamento di ogni tassa comunale, regionale e statale gli artigiani, i commercianti, i produttori agricoli, gli industriali e tutti i cittadini colpiti o danneggiati.
Nel “fondo” del quotidiano di Sallusti il tanto osannato “partito dei sindaci e dei governatori”, capace di sconfiggere, anche se il compito non era gravoso, gli esponenti del centrodestra brevemente al potere e del tutto inconsistenti (chissà chi l’avrà scelti?), “ha tradito la sua ragione sociale”. Ma ad onore di verità, i responsabili non solo e forse non tanto i Burlando, i Doria, in carica da breve tempo, ma tutti i loro predecessori comunali, provinciali e regionali in carica dal 1946, dal 1951 e dal 1970, tutti, salvo rarissime e precarie eccezioni, di sinistra o di centrosinistra. Non è vero assolutamente e non poteva essere altrimenti, ciò che asserisce il venditore di pignatte, e cioè che le colpe risalgono “a venti anni addietro” ma esse sono molto più remote e radicate.
Macioce, sempre sul “Giornale”, si accorge di un aspetto, sfuggito a Berlusconi e a Sallusti, non parliamo a Toti, su cui lavorare ed impegnarsi nel caso astratto FI decidesse di diventare partito di opposizione reale ed integrale: “il rischio è che il renzismo vinca nei sondaggi [con la mancetta dei 2 euro e 06 centesimi quotidiani], ma perda contatto con l’elettorato sul territorio”.
Quale occasione più opportuna di questi avvenimenti per segnalare all’opinione pubblica il cinismo inconcludente e superficiale del “tifoso viola” , che accusa ed irride gli amministratori del suo partito.
A proposito di cinismo gli attendenti del puffo riescono talora a superarlo: quella tal Madia ieri ha ricordato ai sindacati degli statali di “tacere e stare a cuccia”, ringraziando il governo, che non concederà aumenti almeno per tutto il 2015, perché non sono previsti licenziamenti.
Sul tema della creazione dei raggruppamento dei moderati, sul quale è tornato ad avere attenzione (strumentale) Berlusconi, Alfano, pesantemente beffato sul Jobs Act, ha irriso Salvini per l’agguato subito, asserendo che “non si gioca a nascondino con la scorta”. Andiamo proprio bene sul terreno delle intese!!!!
Veneziani definisce la “destra un gas nobile”, “uno stato d’animo anche [e grazie a Dio ancora] diffuso, una nube anche estesa, comunque un gas, si spera non tossico né intestinale. La destra invisibile si è ritirata tra le nuvole, come capita agli angeli, ai defunti e ai volatili d’alta quota. La quota è nell’aria” ed anche nei cuori, nonostante non si veda all’orizzonte nulla di concreto e di operativo.
AMMINISTRATIVE 2019, IPOTESI PATTO PER FIRENZE? Se ne parla sottovoce, ma in molti ci sperano.
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Subito elezioni? Forse meglio di no. Spiegalo al centrodestra.
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