Noi i veri stranieri in Patria

Le banlieue italiane, ovverosia ad un passo dalla guerra civile

Renzi, e compagnia bella, tentano di disorientarci facendoci credere che questo conflitto già in essere sia di livello esclusivamente etnico e non sociale ed economico

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Le banlieue italiane, ovverosia ad un passo dalla guerra civile

Le città italiane, congiuntamente alle loro periferie, stanno letteralmente scoppiando, arrivando a somigliare giorno, dopo giorno, alle banlieue francesi.  Ora va molto di moda parlare della questione Tor Sapienza, ma è dovere informare il lettore che, oramai, molti centri abitati stanno combattendo questo enorme e irrisolvibile problema.

Oltralpe, create come luoghi di transito per gli immigrati, le banlieue sono diventate col passar degli anni una vera e propria dimora fissa.

A fomentare l’idea di costruire nuovi sobborghi urbani fu, guarda caso, a partire dai primi anni ’80, il governo socialista dell’allora presidente François Mitterand, che approfittò della situazione, per depositare in questi spazi o recinti d’accoglienza, un numero non specificato, di arabi e africani, cioè la studiata base elettorale del partito di centro-sinistra.

Oltre alla mera utilizzazione politica, le banlieue si sono trasformate in seguito in veri e propri ghetti totalmente insicuri, degradati, sovraffollati, luoghi di ritrovo della criminalità organizzata.  

Per sincerarsi di quanto sopra basta controllare i servizi on line di France2 o i vari media francesi.

Quanto sopra per dire che l’Italia si sta sempre più avvicinando al processo di trasformazione di stampo francese. Per ora, ma solo al momento, a differenza della Francia, non esiste ancora una maggioranza di domiciliati stranieri, poiché il trasferimento massiccio di nuove etnie migratorie è abbastanza recente.

Il problema è che, qui da noi, il cittadino è già stufo, non né può veramente più e, da tempo, nelle città e nei sobborghi si stanno già facendo le prove tecniche per una pronosticabile guerra civile.

Renzi, e compagnia bella, tentano di disorientarci facendoci credere che questo conflitto già in essere sia di livello esclusivamente etnico e non sociale ed economico. 

Se fosse così, perché nelle borgate più eleganti e rinomate abitano e convivono in maniera armonica i nuovi ricchi e facoltosi russi, gli statunitensi, i milionari sauditi e i ricconi italiani?

Il vero, unico, grande problema si riassume con una sola parola: povertà. E in tale situazione il conflitto nasce unicamente dal differente trattamento perpetrato dai caporioni del Governo che si sentono realizzati solo ad agevolare, sia a livello economico che assistenziale,  gli extra comunitari, da qualsiasi posto provengano.

E questo strano perverso giochetto tipicamente italico, sta facendo sì che l’osannata forma d’integrazione rimanga solo una mera utopia.

Gli italiani sono stufi di vedersi sbattere fuori dalle proprie abitazioni perché hanno saltato qualche rata del muto, mentre ad “altri”, di diverse etnie, vengono addirittura costruiti alloggi o sistemati in hotel che poi rifiuteranno perché troppi distanti dal centro città…

Sono seccati, stanchi di queste discriminazioni; anzi, siamo seccati, stanchi di tali discriminazioni, perché ormai si sono invertiti i ruoli e, ora, sembriamo più noi i veri stranieri da integrare con le nuove ondate migratorie e questo, amici cari, è veramente ributtante. 

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    7 commenti per questo articolo

  • Inserito da daniele il 20/11/2014 23:43:56

    Ho inserito per errore due volte il commento. Sorry

  • Inserito da daniele il 20/11/2014 23:40:55

    Credo che non si possa minimizzare il fatto che il conflitto è anche etnico; l'enfasi (un po' marxista) sull'economia porta all'insopportabile retorica della "guerra tra poveri". Se la causa principale dei conflitti in esame fosse solo di natura economica dovremmo aspettarci conflitti anche tra italiani (se si sostiene che sono tutti poveri...).Il paragone coi ricchi statunitensi e russi non regge; tra l'altro provengono da paesi cristiani; quanti saranno, poi, i milionari sauditi? Contano anche i numeri e le proporzioni.Qual'è " l'osannata forma di integrazione"?Ma che significato ha la parola "integrazione"?Uno straniero abituato a praticare l'infibulazione che deve fare per integrarsi? Rinunciare a quella pratica? Cioè modificare la propria cultura? (Esempio estremo, quello dell'infibulazione, per cercare di riflettere sul vago, a mio avviso, concetto di integrazione).

  • Inserito da daniele il 20/11/2014 23:40:09

    Credo che non si possa minimizzare il fatto che il conflitto è anche etnico; l'enfasi (un po' marxista) sull'economia porta all'insopportabile retorica della "guerra tra poveri". Se la causa principale dei conflitti in esame fosse solo di natura economica dovremmo aspettarci conflitti anche tra italiani (se si sostiene che sono tutti poveri...).Il paragone coi ricchi statunitensi e russi non regge; tra l'altro provengono da paesi cristiani; quanti saranno, poi, i milionari sauditi? Contano anche i numeri e le proporzioni.Qual'è " l'osannata forma di integrazione"?Ma che significato ha la parola "integrazione"?Uno straniero abituato a praticare l'infibulazione che deve fare per integrarsi? Rinunciare a quella pratica? Cioè modificare la propria cultura? (Esempio estremo, quello dell'infibulazione, per cercare di riflettere sul vago, a mio avviso, concetto di integrazione).

  • Inserito da elisa il 20/11/2014 14:52:17

    e già !!!!!!! meno male che che non tutti abbiamo il prosciutto negl'occhi !!!!!! ciao Max buon pomeriggio !!!!! finirà che gli emigrati saremo noi !!!! ma dve andremo?

  • Inserito da silvana il 20/11/2014 13:45:50

    " non bisogna essere razzisti, dobbiamo accogliere lo straniero ed integrarlo " il solito sermone di Renzi e company che ci sta portando dritto all'esasperazione. il popolo italiano è sempre stato accogliente per sua natura, ma se ora siamo giunti allo stadio dell'insofferenza, la colpa è solo e soltanto di questa ignobile casta. ci sentiamo spodestati, indifesi, perseguitati, accusati, maltrattati e guai a lamentarci. sguinzagliano le forze dell'ordine contro il popolo che si ribella a ragione, ignorando il motivo e favorendo l'ospite, lasciandoci l'interrogativo sul perché di tali preferenze, su quale sia il vero disegno politico che hanno fondato su questa incessante ondata di sbarchi. e quando Renzi si rende conto che il popolo comincia a scalciare, per disorientarlo, minimizza con le sue solite uscite che non hanno nulla di convincente, ma sature di ignoranza furbesca. ora comunque, il sacco è pieno e ho il sentore che ci sia nell'aria odore di guerriglia che può sfociare in qualcosa di veramente pericoloso, e la casta finge indifferenza.

  • Inserito da marilena il 20/11/2014 10:56:58

    Cosa a cui la sinistra in combutta con parte del cdx e il M5S, sta lavorando alacremente: 200.000 clandestini in un anno, con questo ritmo, le banlieu parigine presto ci faranno "rosina". Il problema è che noi italiani, a differenza dei francesi, non possiamo destinare interi quartieri delle nostre città SOLO agli immigrati, ci vivono i nostri operai e i nostri pensionati. Che fine faranno????

  • Inserito da annamaria il 20/11/2014 10:27:46

    Cacciamo i clandestini dei barconi, pure i politici infami . Alfano in primis.

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