Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Dodò dopo la cura Muntari
Quando è finita la partita, diretta in maniera folle dall’arbitro Guida, un po’ tutti abbiamo tirato un gran sospiro di sollievo, lo show della Premiata Macelleria Milan è finito, col plauso dei tifosi rossoneri e del direttore di gara che, a cose normali, avrebbe dovuto far restare in 9 la squadra di schizzo Inzaghi.
Dal mattatoio di San Siro sono usciti messi molto male Dodò, colpito dalla solita gomitata assassina di Muntari che ha trasformato il volto del brasiliano in una maschera di sangue; Obi, centrato da una manata in pieno labbro inferiore da Essien; Icardi, che più e più volte, come al ‘7 del primo tempo, è stato scaraventato per le terre in maniera a dir poco primitiva dal capo macellaio Mexes.
Molti si domanderanno “E l’arbitro?” Guida era lì per far numero, per impedire che lo stopper francese fosse ammonito già prima del decimo minuto, mentre Icardi se ne stava andando verso la porta avversaria prima di essere afferrato dal troglodita biondo e sbattuto al suolo.
Tutto normale, che la macellazione continui.
E poi botte da orbi a Kovacic, spintoni di Rami a Dodò e sempre con l’arbitro a due passi, ma niente da fare la Premiata Macelleria Milan aveva la licenza di macellare.
Certo, a parte quanto sopra, il Derby non è stato granché, e la nostalgia degli anni passati si è fatta sentire svariate volte. Le memorabili sgroppate di Matthäus e Berti, le giocate superlative di Van Basten, i goal indimenticabili di Stankovic e Ševčenko, i dribbling di Ronaldo e le grandi prestazioni di Maldini e Zanetti sono sempre nella mente di tutti.
Altri tempi, altri giocatori, ma ieri sera almeno si sono visti 22 calciatori, più le riserve, che hanno saputo onorare la maglia dal punto di vista agonistico e di attaccamento ai colori, anche se i giocatori milanisti si sono dimostrati molto attaccati anche alle maglie nerazzurre.
Insomma, alla fine stato giusti il pari, con errori macroscopici da parte di coloro che dovevano fare sfracelli, leggi Icardi ed El Sharawi.
Non è stata una gara tra due corazzate, ma neanche da buttare. Questo è quello che offre ora il calcio milanese: una Premiata Macelleria e tanta tanta nostalgia.
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