La TV di vecchie e quasi nuove glorie

Stasera grande prima per l'inaugurazione di Agon Channel, televisione albanese fatta da italiani

Ma la vera, unica, grande star dello spettacolo d’apertura sarà solo ed esclusivamente lui, l’industriale romano Francesco Becchetti, che dal nulla ha creato questo mostruoso monumento al “come eravamo”

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Stasera grande prima per l'inaugurazione di Agon Channel, televisione albanese fatta da italiani

Il Logo della nuova TV albanese

L’Albania sta diventando terra di conquista per chi ha ricevuto il benservito da mamma Rai e Mediaset. Infatti, tra poche ore, prenderà il via Agon Channel, televisione fatta in Albania, ma di lingua e struttura italica, visibile sul canale 33 del digitale terrestre.

Sembra un vero paradiso artificiale, eretto per coloro che eran sospesi, una specie di rimpatriata di vecchie e quasi nuove glorie del mondo della televisione e non solo.

Qui vi ha trovato asilo anche l’ex onnipresente star, Simona Ventura, che unitamente all’attore Massimo Ghini, stasera condurrà da uno dei maestosi edifici di Expo2015, la grande cerimonia d’apertura con una stella mondiale del cinema, Nicole Kidman.

Poi, saranno presentati tutti gli altri protagonisti di tale ricovero per artisti o presunti tali, e tra di loro calcheranno il “red carpet albanese” nientepopodimeno che Pupo, Fulvio Collovati, Sabrina Ferilli, Maddalena Corvaglia, Luisella Costamagna,  Giancarlo Padovan, Antonio Caprarica.

Insomma, un vero e proprio cast dei fratelli Vanzina per uno dei loro film sugli anni che furono.

Il preparatore e gran direttore cerimoniere non potrà che essere l’ex inviato Rai in Inghilterra Antonio Caprarica.

Ma la vera, unica, grande star dello spettacolo d’apertura sarà solo ed esclusivamente lui, l’industriale romano Francesco Becchetti, che dal nulla ha creato questo mostruoso monumento al “come eravamo”.

Il signore è esperto di costruzioni di opere idrauliche, smaltimento dei rifiuti e produzione di energia rinnovabile ed è anche nipote, questa per l’Italia è una nota di merito non indifferente, di Manlio Cerroni, il più volte inquisito re della raccolta della monnezza romana.

Becchetti, mesi addietro ha sentito irresistibile il richiamo delle sirene televisive, così da investire su detto progetto più di 40milioni di Euro e, come dice lui, “senza far debiti con le banche”.

Il nuovo Murdoch di Trastevere ha voluto accanto a sé Sabrina Ferrilli arrivando, addirittura, a dire che “se fosse stata in America avrebbe già vinto dieci Oscar”.

In questo momento la fortunata Meryl Streep sta accendendo un cero alla Madonna di Lourdes come gratitudine celeste per non aver avuto cotanta attrice come rivale e, Kate Blanchett, per lo stesso motivo è già in cammino scalza verso i laghi Appalachi, per rendere grazia.

Tornando a Becchetti, ha definito questi arzilli artisti  “una squadra meravigliosa” e ha più volte affermato di volere assolutamente una televisione “semi-generalista”. Dopo questo termine, sconosciuto ai più, si è sottoposto alla solita terapia psichiatrica semi-rigeneratrice di cellule cerebrali.

Poi c’è Pupo l’addetto ai quiz, la Corvaglia conduttrice di talk show, Lory Del Santo che farà la giurata; ad ognuno il suo posto, quindi!

La TV semi-generalistadi Becchetti affronterà, a ben capire, temi assolutamente nuovi come i Quiz, lo Sport (con Collovati e Padovan), le News i talent show.

Una televisione nuova, fresca, scattante, ove saranno lanciati i soliti volti noti; che si vuole di più?!

Una televisione del riciclo, la identificheranno i più schizzinosi? Può darsi, anche perché il suo editore è uno specialista in questa cosa.

Ma è inutile disquisirne ancora, stasera vedremo con i vostri occhi, io guarderò l’Inter, detto spettacolo.

E, prima di concludere, vada il nostro plauso a Becchetti che ha investito orgogliosamente i suoi 40milioni di Euro in questo prodotto stile anni ’90, mentre gli alluvionati della Liguria e della Toscana, i senza tetto, i pensionati, gli esodati, i cassaintegrati, i disoccupati, devono sopravvivere ogni volta sino al momento della successiva, miserrima busta paga o dell’assegno d’indennità.

Con tutti quei milioni quanto altre cose, molte più degne, sarebbe stato giusto fare… 

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