L'ultimo re di Roma

Italia, il Paese più corrotto in Europa. Ma il mondo non è rimasto sorpreso; chissà perché

Gli arrestati e gli altri indagati, sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, usura, corruzione, manipolazione di aste, false fatturazioni, trasferimenti fraudolenti di valori e riciclaggio di denaro sporco nero

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Italia, il Paese più corrotto in Europa. Ma il mondo non è rimasto sorpreso; chissà perché

L’Italia, ormai è ufficiale, ma chi ci vive già lo sa da molto tempo, è il paese più corrotto e marcio d’Europa, soprattutto dopo aver conosciuto le malefatte del mafioso definito “L’ultimo re di Roma”, che si è arricchito anche grazie al problema dell’immigrazione.

Il mondo intiero non si è minimamente scosso da questo triste primato e, molti media internazionali, si sono detti non assolutamente sorpresi da questa notizia.

In una situazione di crisi, occorre guardarsi dai pericoli ma saper riconoscere le opportunità”. Questa frase divenuta un vero e proprio aforisma è stata pronunciata da John F. Kennedy a Indianapolis nel 1959.

In Italia, esistono centinaia di questi sinistri personaggi che giornalmente mettono in pratica, come nessuno al mondo, il detto kennediano.

Uno di loro è Massimo Carminati, 56 anni, ex-terrorista di estrema destra, che da decenni capeggia  un gruppo criminale che ha fatto stragi nella capitale romana e si è arricchito beneficiando delle sue buone relazioni con la politica.

Per tutto il mondo, il Mediterraneo è il mare dove si perpetra da anni una tragedia senza fine, con migliaia di morti. Per questo mafioso, invece, si è trattato solo di una grande opportunità per arricchire i suoi traffici criminali.

La procura di Roma ha comprovato che Carminati si è approfittato dei fondi pubblici e comunitari che venivano destinati ai centri di accoglienza di immigranti nella capitale.

I Carabinieri del Ros hanno registrato una conversazione telefonica in cui si è affermato, all’interno della cerchia di Carminati: “Con gli immigrati si guadagna di più che col traffico di droga” .

Gli arrestati e gli altri indagati, in relazione all’indagineMafia Capitale, sono accusati di associazione mafiosa, estorsione, usura, corruzione, manipolazione di aste, false fatturazioni, trasferimenti fraudolenti di valori e riciclaggio di denaro sporco nero.

In tutti questi delitti aveva una parte primaria Massimo Carminati, conosciuto come “l'ultimo re di Roma”. Alcuni dati della sua biografia sono da brividi: bullo estremista sin dai tempi di scuola; terrorista di estrema destra nei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR), organizzazione nata a Roma ed attiva da 1977 al 1981; grande esperto nel traffico di droga e manipolazione di esplosivi; accusato dell’omicidio di due ragazzi; Carminati è stato un membro distaccato della Banda della Magliana, famosa per i suoi furti, assassinii ed estorsioni nella Capitale dal 1976 fino al 1992. E’ stato ferito alla testa in un confronto con la polizia quando ha cercato di portare illegalmente del denaro in Svizzera.

E’ risaputo che custodisse un deposito di armi dentro il Ministero della Salute, che trafficasse con droghe e ripulisse denaro sporco nel tempo libero.

Di fronte all’agghiacciante curriculum vitae di questo “uccellaccio” quello che oggi tutto il mondo si domanda, dopo il suo arresto, è come sia stato possibile che abbia potuto volare tanto in alto e senza ostacoli negli ambienti politici e imprenditoriali relazionati col municipio romano. Noi italiani ormai certe domande non ce le poniamo più, ci possiamo interrogare solo a chi, dei potenti, avrà pestato i piedi… per finire dove doveva soggiornare da anni!

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