Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Vittorio Feltri
Prima ancora che intollerabile, è del tutto indigeribile l’articolo di Vittorio Feltri, Un peccato ridursi dalle camicie nere alla cronaca nera, in cui dimentica che “fascisti”, coinvolti nello scandalo romano, come dimostrano i contatti di quel tal Carminati, sulla scia e sull’esempio dei loro “padri” degli anni del terrorismo, hanno referenti e manovratori in sedi ben diverse da quelle politiche. Ricordiamo tutti e dovrebbe avere l’onestà di ricordarlo anche Feltri, la famosa frase di Almirante sui “neri”, autori di azioni delittuose o addirittura “criminose”, “se esistesse la pena di morte, per loro dovrebbe essere doppia”.
Se il giornalista allude ad Alemanno, perché non ha steso la stessa intemerata velenosa, forse suggerita dalle . Frattocchie, al momento delle incriminazioni, non rare, di uomini di FI, che non mancano davvero nelle vicende capitoline?
Sui “fascisti”, ascesi al governo, potrebbe chiedere a Berlusconi, che se n’è servito, annullandoli, per decenni, e che continua ad annoverarne nelle file alcuni illustri, anche romani, da Gasparri ad Aracri, da Martinelli ai 2 Gramazio, sorvolando su Andrea Augello, negli anni “caldi” non proprio una mammoletta, la Saltamartini e la Angelilli, eletti più volte sotto le insegne del Cavaliere ed ora finiti nella fazione governativa di Alfano.
Per quanto riguarda Crosetto, che ha pesantemente quanto arrogantemente denunziato Alemanno, si poteva ricordare di chiedere il suo accantonamento, allorché si è avvicinato a FdI, ottenendo incarichi e candidature, fresco reduce dalla deludente e mortificante esperienza sul Campidoglio.
Per oggi potrebbe anche bastare dopo queste “bravate” giornalistiche, se non venisse di nuovo, saliente e significativo, il discorso sulla destra, che, passiva, inerte e debole, sembra avviata ad un suicidio, chissà quanto e chissà da chi pilotato.
Risulta poi irrinunciabile accennare ad una nuova dimostrazione della confusione e delle contrapposizione, in cui vivono, senza novità e senza ribaltamenti, ormai da troppi mesi l’area berlusconiana ed i fogli quotidiani di proprietà. E’ mai possibile che la notizia, mortificata e sottovalutata, del “No “tecnico” del Senato agli 80 euro”, sia finita in IX pagina su “Il Giornale”, con dubbi formulati da tecnici del servizio Bilancio di Palazzo Madama anche sul taglio Irap e sul Tfr in busta paga?
Inserito da pietro46 il 07/12/2014 17:33:04
Volevo dire..il bis del 'procuratore' Grasso passato a più 'sostanziose'nomine,chessò PDR,con Pignatone prossimo Pdsenato?
Inserito da pietro46 il 07/12/2014 17:28:30
Pacifici...i 'centri' al livello 'Il Giornale-Berlusconi' non 'risentono' proprio...dei ladri di 'polli',che cercano di 'intrufolarsi' ,millantando forse,per giungere a quei 50milionidieuro 'ipotizzati' di intrallazzo e da 'spartire' con mezza Roma(non quello di cognome,s'intende)politica...fanno solo un 'baffo' a quel tal di 'centro',non millantatore,ma 'addentrato' in quella regione Lombardia Formigonian-forzitaliota-leghista,che risponde al nome di Pierangelo Daccò:60milionidieuro,dicono le cronache e le sentenze,sull'unghia e nelle mani di uno solo,e non sapendo se c'è un 'per chì' o 'con chì',rimane uno solo.Io non ricordo...cronache,come su questo caso,da parte de 'il giornale o Feltri su 'libero'...ma erano altri tempi e forse "toccavano"...altri interessi.Chissà se alla fine della storia non ci sarà il bis del 'procuratore' Grasso a pres.del Senato,magari alle prossime imminenti elezioni?
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