Elettrodomestici e panico

Quella lavatrice da usare in prossimità del Natale

di Il Raccontafavole

Quella lavatrice da usare in prossimità del Natale

La madre di Lucas aveva una fobia particolare per la lavatrice.

Era uno di quei vecchi elettrodomestici a tamburo orizzontale, con una lama rotante al centro. Ogni volta che sua madre doveva mettere la mano all’interno di esso, per rimuoverne i vestiti, lo faceva a grande malincuore, adottando una posizione difensiva come farebbe una persona che vuol fuggire da un momento all’altro.

Un giorno, poco prima di Natale, Lucas chiese da cosa scaturisse quella particolare paura e, sua madre, forse perché ancora ubriaca, ebbe a raccontare una storia che lo lasciò senza fiato.

Narrò che molto tempo fa, quando il figlio aveva appena un anno, la lavatrice stava terminando il ciclo di lavaggio quando la macchina cominciò a produrre un suono strano, difficile da spiegare.

Sembrava un pesante ronzio”, raccontò a Lucas, “ ...quasi un respiro affannoso di una persona”. La signora colta dal panico, allora, lasciò tutto com’era e rientrò in casa.

Dopo qualche minuto, però, si calmò e disse tra sé che doveva comportarsi da persona adulta e non  come un bambino. Tornò alla macchina, che intanto aveva finito il lavaggio, e inserì le mani nell’acqua torbida per estrarre i panni.

Improvvisamente, un dolore acuto alla mano destra la fece sobbalzare e, quando cercò di ritirarla, non fu in grado di farlo, poiché c'era qualcosa che la tratteneva all’interno dell’oblò e che le strappò via la pelle.

Dopo, il sacrosanto attimo di terrore, riprese nuovamente a tirare, e in pochi secondi il tutto si trasformò in una miscela di acqua, sapone e sangue, tanto sangue.

Alla fine, riuscì a liberarsi da quella morsa, ma notò che tutto quel sangue che sgorgava dalla mano destra era dovuto alla mancanza del dito anulare, amputato da quella presa infernale.

Sentì, immantinente, mancarle le forze e non capì più niente. 

E poi accaddero altre due cose”, aggiunse la madre a Lucas.

Innanzitutto, vide che la lavatrice funzionava ancora, nonostante il coperchio fosse aperto, cosa questa non prevista dal manuale d’istruzioni. La seconda fu ancora peggiore.

Dall’acqua torbida iniziava a intravedersi una testa; pelata, con due occhi gialli che cominciarono a fissarla. Tra le sue labbra aveva il dito sanguinante della donna, che ancora si dimenava come un verme sul gancio.

Con la forza della disperazione la madre di Lucas, riuscì a chiudere con una pedata il coperchio della lavatrice e corse in casa. 

Questa è la storia della mamma di Lucas, che accadde qualche giorno prima di Natale.

Racconto, fra l’altro, smentito dal padre che dichiarò sempre il contrario, affermando che la moglie avrebbe perso il dito della mano destra in un incidente, cadendo dal motore mentre era, come al solito, ubriaca. 

Ma se questa storia è vera, perché la madre di Lucas decise di raccontarla al figlio di soli 13anni?   

I suoi genitori sono ormai morti da un bel po’ di tempo, ma a distanza di anni -con l’approssimarsi delle festività natalizie- Lucas e tutta la famiglia si tengono ben lontani da cotanta macchina, non più la stessa s’intende…ma come si dice “ meglio aver paura che buscarne”.

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