Lettera a Babbo Natale

Caro Matteo anche sotto la barba bianca racconti un sacco di balle

365 giorni di truffe, imbrogli e imposte già pagate, ma che ti riaddebitano egualmente

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Caro Babbo Natale,

ti scrivo perché ieri ho ricevuto altre due cartelle esattoriali da Equitalia e così ho pensato veramente di essere l’omino più cattivo d’Italia e sono stato assalito da un grande timore: mi sto per caso giocando il mio regalo di Natale?

Le cartelle attestano che sono stato birichino nel 2009 2011 e 2012, in quanto sembra non abbia pagato alcune imposte e multe autostradali.

Allora sono andato a controllare, da un gentilissimo signore dell’agenzia, e ho scoperto che quei soldini, risparmiati tanto faticosamente, li avevo già impiegati per pagare dette cartelle.

Al che ho immantinente scritto una letterina email all’indirizzo di Equitalia e poi ho provato a chiamarla.

Per tutta risposta mi hanno tranquillizzato dicendo che avevano un’altra sequela di cartelle da addebitarmi e che avrei fatto meglio a pagarle tutte.

Poi ho ricevuto il mio estratto conto della carta di credito American Express che riportava alcuni addebiti della società telefonica Fastweb, con la quale mai avevo avuto contatti. Dopo attenti controlli fatti con il mio avvocato ci siamo resi conto che era una truffa. I signori di Fastweb avevano iniziato dall’agosto 2013 ad addebitarmi importi crescenti per un servizio mai sottoscritto. Ho interpellato l’azienda la quale scusandosi mi ha restituito l’importo rubato.

Ora, sempre col mio avvocato, abbiamo fatto causa alla società perché pensiamo che, come si sono mossi con me, staranno comportandosi anche con altri cittadini.

In più, Caro Babbo Natale, mi sono accorto che quando verso un assegno sul mio contro corrente dell’Unicredit quest’ultima me li accredita ben 4 giorni lavorativi dopo (il che significa che se l’assegno arriva in banca il martedi io non dispongo dei soldi fino al lunedì successivo); ma se io ne avessi bisogno urgente? Se dovessi rispettare una scadenza impellente?

Se vogliono, i signori dellistituto bancario, essere certi della copertura dell’assegno non possono subito contattare la banca che ha emesso detto assegno e verificarne la copertura nell’era dei computer??

Ora, dopo averti elencato tutte le mie cattiverie dell’anno, vorrei chiederti come stai.

Bene vero? Finalmente è arrivato il periodo natalizio, quello che tutti gli omini del mondo preferiscono e finalmente verrai a portare i doni ad ogni bambino e omino buono del mondo!

Rientrerò in questa categoria dopo quanto scritto?

Ah, uffa, finiamola qui, mi sto innervosendo; smettiamola con questa farsa mal riuscita.

È già abbastanza ridicolo che debba chiamarti “Babbo Natale” alla mia età, mentre di solito ti chiamo Matteo, che debba scriverti una lettera per parlarti di tutte le truffe che subisco dallo stato durante i 365 giorni.

Anzi ti chiedo come, e sottolineo come, ti sei permesso di portarmi il carbone in anticipo sotto forma di cartelle esattoriali? Se proprio vogliamo parlare di comportamenti “cattivi”, sarà il caso di citare i tuoi?

Pensi che un paese alla deriva come il nostro possa ancora sopportarti?
E finiscila di inventarti tutte quelle storielle e cerca finalmente di costruire qualcosa di buono e duraturo per l’Italia. Credi che non sappiamo cosa combini con la signora Befana tedesca? Vergognati, invece di aiutare chi non può andare avanti ti sei messo dalla parte delle banche e contro il lavoratore.

Quindi… vedi di regalare a me e a tutte le persone che né hanno bisogno un fottutissimo migliore futuro, che poi a dire la verità non si tratterebbe di un regalo ma di un doveroso risarcimento che non vada ai soliti noti, cioè a quelli che consideri il tuo bacino elettorale (gli 80€ ti dicono nulla?).

Ah, e un’ultima cosa… Caro Babbo Natale… io non ti credo sei un gran bugiardo!