Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Il giorno di Natale ho avuto l’opportunità ed il piacere , per l’ennesima volta, di rivedere due pellicole della serie di Don Camillo e Peppone, trasposizioni cinematografiche della fertile quanto incisiva e sempre viva penna di Giovannino Guareschi. Sono lavori, che risalgono alla fine degli anni Cinquanta – primi anni del decennio successivo, ancora ricchi di significato e soprattutto di valori, da molti anche nella nostra area, reputati superati ed anacronistici.
Una delle due opere ricostruisce nel piccolo teatro di Brescello il 1960, anno drammatico, in cui i partiti di sinistra e la DC iniziarono la loro lenta ma progressiva e purtroppo inarrestabile per decenni marcia verso il centrosinistra, le convergenze parallele e le larghe intese. Questa convergenza ebbe il suo battesimo nei fatti di Genova, città in cui il MSI con una improvvida prova muscolare, chissà perché realizzata (la verità storica è ben lontana dall’emergere), insistette per celebrare un proprio congresso nazionale, scatenando reazioni di piazza interessate e manovrate dai potere e dai partiti da Roma.
Ma proprio la vita e le vicende svoltesi nella Bassa provavano una contrapposizione netta e secca tra il comunismo e l’anticomunismo, che non sconfinava mai – a differenza di quanto si è registrato negli anni successivi – nell’odio ed era piuttosto costruito e sostanziato da polemiche vibranti e vigorose senza equivoci e senza inciuci.
Ed allora – ed è questo il senso del peso intatto degli scritti di Guareschi – perché oggi li si considerano furbescamente antiquati e decrepiti mentre potrebbero essere, con altri toni, usati nella vita politica. Non era quello di Fernandel e Gino Cervi forse una sorta di bipolarismo provinciale e casereccio ma indubbiamente genuino e più rispettoso del termine stesso?
AMMINISTRATIVE 2019, IPOTESI PATTO PER FIRENZE? Se ne parla sottovoce, ma in molti ci sperano.
En Bien! La Francia alle urne... ma per andare dove?
L'Italia senza Renzi è un po' più seria ma molto più imbambolata, meglio che torni magari in dosi meno esagerate
Subito elezioni? Forse meglio di no. Spiegalo al centrodestra.
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