Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Ore terribili per il trasporto aereo e navale. Erano quasi le 2 di notte (ora italiana , le 7,55 ora locale) quando un Airbus A320 della compagnia aerea low cost malese AirAsia è scomparso dai radar con 162 persone a bordo in volo fra l'Indonesia a Singapore. Secondo quanto riferito da un portavoce del Ministero indonesiano dei Trasporti, J.A. Barata «Giacarta ha perso il contatto con il volo AirAsia fra Surabaya e Singapore». Secondo le informazioni diramate dal direttore generale dell'aviazione civile indonesiana, Djoko Murjatmodjo l'A320-200 trasportava 7 membri d'equipaggio e 155 passeggeri, tra i quali 16 bambini e 1 neonato.
Il volo QZ8501 aveva lasciato l'aeroporto internazionale Juanda di Surabaya, sull'isola indonesiana di Giava, alle 5:20 ora locale (le 23:20 in Italia) e doveva atterrare all'aeroporto Changi di Singapore alle 8:30 locali (le 2:30 italiane). Secondo un comunicato della direzione dell'aviazione civile di Singapore, è stato perso contatto col velivolo mentre si trovava nello spazio aereo indonesiano, «a 200 miglia nautiche a sudest della frontiera fra le zone di volo di Giacarta e Singapore".
Ovviamente si sono attivate le procedure di ricerca del velivolo scomparso ma al momento non ci sono notizie AirAsia ha reso noto che le operazioni sono state avviate dal centro di ricerche e soccorso dell'isola di Bangka (Indonesia), nel Mar di Giava.
Le uniche informazioni sul volo riportano che il pilota dell'Airbus 320 aveva chiesto di "deviare" dal suo piano di volo a causa delle cattive condizioni del tempo. Purtroppo «Le comunicazioni con l'aereo si sono interrotte quando era ancora sotto il controllo delle autorità indonesiane del traffico aereo» così secondo le fonti di AirAsia.
Intorno alle 8 di questa mattina nello specchio di mare adriatico fra Grecia e Italia un traghetto della Norman Atlantic partito da Igoumenitsa e diretto ad Ancona (dove sarebbe dovuto arrivare alle 17 di oggi) con circa 400 persone a bordo fra passeggeri ed equipaggio, ha lanciato l’allarme per un incendio scoppiato a bordo, pare che sia partito dai locali del garage dove erano stivate circa 200 auto. Secondo le prime informazione dei vigili del fuoco che stanno raggiungendo il traghetto con diverse squadre, sono state attivate le procedura di emergenza iniziando lo sgombero della nave calando in mare le scialuppe di emergenza dove al momento avrebbero trovato rifugio circa 150 passeggeri. Nel frattempo almeno quattro navi mercantili che si trovavano nel basso Adriatico sono state dirottate nella zona dove si trova il traghetto. Uno di questi avrebbe già raggiunto la zona e preso a bordo le circa 150 persone che si erano calate con le scialuppe. Dell'Italia sono partite anche due motovedette della Guardia Costiera e elicotteri della Marina e dell'Aeronautica.
Le operazioni di salvataggio sono rese difficili dalle cattive condizioni del mare. I media greci riferiscono anche che alcune scialuppe sarebbero state distrutte dalle fiamme, mentre alcuni elicotteri della marina ellenica sarebbero in attesa di avvicinarsi al traghetto per portare in salvo altri passeggeri.
Non è ancora stato reso noto di che nazionalità siano i passeggeri anche se si può immaginare che si tratti prevalentemente di italiani. Il traghetto è gestito dall'operatore marchigiano Agenzia Archibugi.
Il comandante del traghetto della Norman Atlantic ha lanciato l'abbandono nave dopo l'incendio scoppiato nei garage. Circa 150 delle 400 persone che si trovano a bordo tra passeggeri ed equipaggio, sono già riusciti ad abbandonare la nave a bordo delle scialuppe di salvataggio, poi purtroppo l’operazione di evacuazione si è interrotta, pare a causa di un problema elettrico che ha reso impossibile calare altre scialuppe, così i passeggeri rimasti a bordo sono stati fatti rifugiare nelle zone alte del traghetto. L'incidente è avvenuto a circa 22 chilometri da Valona. Sul posto oltre a vigili del fuoco e capitaneria si sta dirigendo anche un elicottero della Marina Militare.
«Le condizioni del mare non sono buone, si lavora con difficoltà, speriamo che tutto vada bene», ha detto alla stazione televisiva privata il ministro greco della Difesa, Nikos Dendias, che segue i soccorsi. Il ministro della Marina Mercantile, Miltiadis Varvitsiotis, ha assicurato che «le autorità greche sono in contatto con quelle italiane in quanto la nave si trova a 22 miglia nautiche dalle coste italiane».
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