Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
“È stato un anno meraviglioso. Grazie per aver contribuito a renderlo tale”.
Questo il messaggio mondiale di Facebook, molto stile Renzi, per celebrare le ultime ore del 2014.
E chi entra nella propria pagina, o in quella di amici e conoscenti, si sarà reso conto che è tutto un fiorire di post che celebrano l’anno ormai alle porte; il tutto trasformato in un demenziale biglietto d’auguri stampato sulle più belle foto, nostre o di amici.
Infantile, non c’è che dire, ma soprattutto paraculesco.
La piattaforma ci tratta, infatti, da perfetti idioti, credendo di farci felici raccogliendo e mettendo insieme immagini dell’anno trascorso.
Insomma, adesso non dobbiamo nemmeno più sforzarci di scrivere, pensare o quantomeno copiare et incollare. Ci pensa Facebook a fare tutto per noi, un inno di gioia e prosperità alla “tutti appassionatamente amici”.
Quindi, per il social network e il suo padrone, il 2014 è stato meraviglioso, e dunque lo è stato anche per noi, ma forse non per tutti.
C’è chi è stato messo a cassa integrazione, chi ha perso il lavoro, chi i propri cari, chi non è arrivato a metà del mese per la busta paga da cane, chi è esodato, chi malato e chi non vede l’ora di entrare nell’anno nuovo per cercare di scrollarsi di dosso certi brutti momenti.
Bene, a Zuckerberg, quanto sopra non interessa minimamente.
L’importante è che il suo lavoro vada a gonfie vele, che aumentino gli utenti, e acclamare lo spirito di amicizia che impregna la sua “creatura”.
E, in primis, esternare il tutto all’insegna dell'allegria, dell’ottimismo e dei tantissimi I Like; il resto sono bazzecole e poco interessa se un padre ha perso la figlia nel 2014, e di fronte al procedimento rigoroso del risultato, dal sapere illimitato, di Facebook è stato comunque un anno meraviglioso.
De tutto inutile, però, spendere parole in troppi perbenismi andando a rievocare i bei tempi in cui gli auguri si facevano di persona o con le cartoline con i brillantini sopra.
Vogliamo solo dirvi che mai e poi mai bisogna lasciare ai Social Network di decidere e comunicare per noi.
Come non è molto consigliabile credere a chi Governa il Paese, soprattutto se ci ricordiamo le 9 promesse non mantenute dal Premier:
1- “Sarà un anno di crescita per il Paese” – Siamo in piena recessione!
2- “Nel 2011 il Regno Unito era all’11% e l’Italia all’8,4%...” – Ora è al 13,2%
3- “Jobs act vuol dire stesse regole per tutti” – In realtà: meno tutele per tutti!
4- “Entro il 21 settembre, giorno di San Matteo, li paghiamo tutti, altrimenti gli italiani so dove mi mandano…”, in merito ai debiti della PA – Ne sono stati pagati la metà, e dai Governi precedenti
5- “… 18miliardi di tasse in meno” – Non secondo la pressione fiscale
6- Riforme istituzionali ancora nelle sabbie mobili.
7- Riforma della Giustizia – Solo bla bla bla, e niente più!
8- Scuola. Il premier, appena insediato, annuncerà un piano straordinario da 3.5 miliardi da mettere in atto entro l'estate – Se, se!
9- Spending review. Ebbe a dire “I tagli saranno per 20 miliardi. Il governo valuterà tagli non lineari per ciascun ministero. Ognuno potrà e dovrà valutare le singole spese da tagliare” - Dopo mesi passati a dare letteralmente i numeri sull'entità della revisione di spesa. Alla fine il totale si ferma a 8 mld e sono proprio lineari i tagli richiesti in gran parte agli Enti Locali (quasi 7 miliardi).
Buon Anno a tutti!
Inserito da ghorio il 31/12/2014 12:48:47
Grazie Massimo Melani per questo articolo. I nove punti finali dovrebbero essere meditati da Renzi e compagni, compresi i tanti politici o presunti tali dell'area di centrodestra, che "dorme " sempre. Auguri a tutti per il nuovo anno!
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