Uno strano video

Diffuso un video-messaggio delle due ragazze rapite in Siria a luglio

Greta Ramelli e Vanessa Marzullo chiedono al governo di riportarle a casa per Natale. Perché il video è apparso solo ora?

di  Totalità

Vestite di nero con il velo sul capo, l’abaya, che lascia visibile sono l’ovale del volto, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, rapite il 31 luglio scorso in Siria, dopo mesi di silenzio sulla loro sorte, si sono, o meglio, sono state, presentate così in un video pubblicato su YouTube e postato da un giornalista arabo, Zaid Benjamin, su twitter (@ziadbenjamin) con l'hashtag #Syria A Video shows 2 Italian hostages believed they were aid workers held by Jabhat Al-Nusra http://youtu.be/ma6RoszaMPE.

Le due ragazze appaiono su uno sfondo neutro riprese a mezzo busto: una legge il comunicato tenendo gli occhi bassi su un foglio non inquadrato dalla telecamera, mentre l’altra tiene un foglio strappato da un blocco sul quale è scritta una data 17-12-14 wednesday.

Parla in inglese Greta Ramelli e legge:

«Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. Supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa prima di Natale. Siamo in estremo pericolo e potremmo essere uccise. Il governo e i suoi mediatori sono responsabili delle nostre vite»

Il tono è provato, i volti impauriti, le parole sono quelle classiche che rimandano la responsabilità ai governi di origine degli ostaggi.

In questo caso però il video, seppure riaccende le speranze sulla vita delle due ragazze italiane è poco significativo, la data segnata a mano su un foglio non garantisce l’autenticità del tempo in cui il video è stato girato, nessun giornale o simili che ci facciano credere almeno che alla data del 17 dicembre le due ragazze fossero ancora vive.