Mancini “regala” lezione di tattica ad Allegri

Juventus 1 Inter 1, ovverosia quando un grande allenatore può fare la differenza

Goal regolare della Roma che adesso è a -1 dai bianconeri

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L’Inter con Mazzari in panca avrebbe terminato la partita con un pesante passivo.

Col Mancio ha veramente rischiato di vincere e non l’ha fatto, in primis, per l’ingordigia del suo centravanti che, a pochi minuti dalla fine, non ha passato la palla -del possibile due a uno- a Osvaldo, il quale, da vero baronetto inglese, ha sorvolato sulla cosa applaudendo e incitando, comunque, il compagno.

Il primo tempo ha visto la Juventus dominare e sprecare goal, e bene è andata ai nerazzurri perché i primi 45minuti potevano tranquillamente terminare con almeno tre reti di scarto. Ma, la squadra di Mancini ha un immenso portiere!

Nel secondo tempo, dopo dieci minuti, si è vista un’altra partita con i milanesi che pressavano alto e che, con l’ingresso di Podolski, hanno dato maggiore vivacità all’attacco fino a quel momento più che sterile.

Da qui il pareggio e poi tante altre occasioni per vincere la gara.

Roberto Mancini, è un grande allenatore, ha carisma e sta trasmettendo alla squadra il suo credo calcistico: “ Siamo l’Inter e dobbiamo giocare da Inter, andando in ogni campo per uscirne vincitori”. E poco ci è mancato, molto poco.

Il carattere guerriero della “nuova” Inter si è ampiamente visto per i cartellini gialli ricevuti e sì anche per il fallo, assolutamente non da rosso, inflitto a Kovacic.

Con Mazzarri, i giocatori nerazzurri avrebbero sicuramente ritirato le gambe per non incorrere in ammonizioni pesanti che, vedranno per la partita contro il Genoa, l’assenza di Juan Jesus, Kovacic e Ranocchia.

La classifica è sempre molto triste, ma le sconfitte di Milan e Fiorentina, sulle quali ha recuperato un punto, vogliono dire molto.