Fallimento dei servizi segreti d'Oltralpe

Ultim'ora: uccisi i terroristi ma muoiono anche 4 ostaggi. Hollande verso le dimissioni?

Blitz delle forze di polizia alla tipografia dove erano asserragliati gli attentatori del Charlie Hebdo e al supermercato

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 Ultim'ora: uccisi i terroristi ma muoiono anche 4 ostaggi. Hollande verso le dimissioni?

Uccisi i fratelli Kouachi autori della strage al Charlie Hebdo la polizia ha preso d'assalto la tipografia dove erano asseragliati hanno liberato l'ostaggio ma i due terroristi non si sono arresi e sono usciti con le armi in pugno sparando ai poliziotto dai quali sono stati immedatamente abbatuti.

Ucciso Amedy Coulibaly il terrorista che teneva in ostaggio 6 clienti del Hypercacher di Porte di Vincennes e che in precedenza aveva ucciso la poliziotta in un agguato che inizialmente era sembrato slegato dall’attacco al settimanale satirico parigino e che invece si è scoperto in seguito far parte di un unica strategia di assalto alla Francia.

In fuga o forse già catturata, le voci sono discordanti l’unica donna del commando che dividendosi sul territorio francese ha provocato lo stato di tensione durato oltre 48 ore.

Purtroppo le ultime notizie danno la morte anche di almeno 4 ostaggi del Hypercacher, non sia hanno notizie precise sulla dimamica del blitz della polizia. .

«Sapete chi sono! Sapete chi sono!», aveva gridato per due volte ai poliziotti il sequestratore del locale ebraico, e poi aveva intimato: «Liberate i fratelli Kouachi e non fate assalti o ucciderò tutti gli ostaggi».

Poi nel tardo pomeriggio la decisione del colpo di mano: il blitz delle forze dell’ordine nella stamperia dove erano asserragliati con un ostaggio i due terroristi islamici che avevano ucciso 12 persone, e praticamete in contemporaneo al negozio a Parigi.

L’unica che potrà dire qualcosa di questa due giorni di terrore in Francia sarà la donna rimasta viva.

Sicuramente da domani la politica comincerà ad interrogarsi, e a chiedere ragione degli incredibili avvenimenti appena conclusisi.

Come è possibile che tutti gli attentatori fossero ampiamente segnalati dalla poesia, eppure liberi di armarsi e fare quel che hanno fatto?

Come è possibile che la sparatoria a Montrouge sia stata subito dichiarata autonoma e non collegata all’attacco al Charlie Hebdo?

Come è possibile che lo stesso sparatore di Montrouge abbia potuto tranquillamente prendere diversi ostaggi e tenere in scacco la polizia parigina?

Holland vede probabilmente vacillare la propria poltrona presidenziale, un presidente poco amato, con un consenso in discesa difficilmente potrà uscire indenne dalla catastrofe di gennaio

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La Francia è immersa in un incubo che dura da più di 50 ore. Interi quartieri asserragliati, scuole chiuse, strade bloccate, mezzi di trasporto paralizzati. Il doppio attacco terroristico iniziato mercoledì, con l'attentato al settimanale satirico Charlie Hebdo in cui sono morte dodici persone, proseguito con la fuga dei due killer - i fratelli Kouachi asserragliati in una tipografia in una cittadina nel nord est della Francia con un numero ancora imprecisato di ostaggi; e poi la sparatoria a un supermercato kosher nell'est di Parigi, dove un uomo armato con due pistole ha preso in ostaggio sei persone, hanno potato le forze dell'ordine a ordinare misure straordinarie, da città in assetto di guerra. La prefettura di Parigi ha ordinato la chiusura di tutti i negozi nel rione ebraico di Parigi, e soprattutto in Rue de Rosiers. La zona è blindata. Gli studenti sono chiusi nelle scuole. Allerta totale in tutta Parigi: per circa mezz'ora è stata anche è stata evacuata la zona turistica del Trocadero, la celebre piazza parigina vicino alla Tour Eiffel, per un'allerta. L'allarme è rientrato dopo una ventina di minuti: la polizia ha fatto sgombrare gli accessi alla metropolitana. La Farnesina raccomanda agli italiani a Parigi massima attenzione negli spostamenti in città. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha dato ordine al ministero degli esteri e al Mossad di dare al governo francese «ogni assistenza necessaria per combattere l'ondata di terrorismo a Parigi».

L'operazione per «neutralizzare» i due fratelli Kouachi, è in corso a Dammartin-en-Goele, una quarantina di chilometri a nord-est di Parigi. Ma l'allarme si è spostato nella capitale francese, dove intorno alle 13 di venerdì un uomo armato ha dato l'assalto a un negozio kosher, frequentato da ebrei nella zona della stazione di Porte de Vincennes, zona est. L'uomo, asserragliato nel supermercato con almeno cinque ostaggi, ha gridato alla polizia: «Voi sapete bene chi sono!». È armato e sembra che abbia con sé anche dell'esplosivo. L'assalitore sarebbe lo stesso che giovedì ha ucciso la poliziotta a Montrouge. L'uomo, che è stato identificato dalla polizia che non ha però diffuso il suo nome, viene descritto come «estremamente pericoloso» da fonti delle forze di sicurezza francesi che confermano che è «armato con due fucili d'assalto». La zona è transennata, le forze speciali della polizia sono dispiegate ed è interrotta la circolazione sulla linea 1 del metrò e sulla linea 3 dei tram.

Sarebbe il 27enne responsabile della tipografia Creation Tendeance Decouverte, Michel Catalano, l'ostaggio in mano ai due fratelli jihadisti asserragliati a Dammartin-en-Goele, una quarantina di chilometri a nord-est di Parigi. I famigliari da ore non riescono a parlargli né per telefono, né via mail: l'uomo tutte le mattina si reca a piedi al lavoro e potrebbe essere stato catturato dai terroristi al suo arrivo. Il primo a vedere l'ostaggio con i terroristi era stato il rappresentante commerciale di una ditta fornitrice della tipografia, che questa mattina aveva un appuntamento con Michel Catalano. «Ero davanti alla porta dell'azienda, ho stretto la mano a Michel e a un uomo armato che mi ha detto: "Sono un poliziotto, vai via, non uccidiamo civili"», ha raccontato a France Info. «Dopo che me ne sono andato, Michel ha chiuso la porta», ha aggiunto. Didier ha inizialmente creduto che i due terroristi fossero davvero poliziotti perché avevano armi automatiche ed erano vestiti di scuro, con il giubbotto antiproiettile, esattamente come gli uomini delle forze speciali. Solo più tardi ha capito che si trattava invece dei due jihadisti in fuga.


I due fratelli Kouachi, sospettati per il massacro nella redazione parigina della rivista satirica Charlie Hebdo, sono in trappola. Dopo la fuga tra i boschi nella notte, l'inseguimento con la polizia a bordo di un'auto rubata e una violentissima sparatoria, i due si sono barricati nell'agenzia Creation Tendance Decouverte, una piccola tipografia di Dammartin en Goele, in Rue Clement, a una quarantina di chilometri a nord-est di Parigi. Con loro hanno preso uno o due ostaggi, tra i quali sicuramente una donna. Si tratta di una piccola azienda, con solo cinque dipendenti. La polizia ha cominciato i negoziati per il loro rilascio. La Francia ha il fiato sospeso, Hollande si è recato nella sede del ministero degli Interni per seguire gli avvenimenti. Tutte le strade che portano alla cittadina sono bloccate, i Kouachi non hanno vie di fuga ma la possibilità di uccidere ancora. E' una delle più gigantesche cacce all'uomo degli ultimi tempi.


Uno dei due fratelli sospettati della macellazione alla redazione francese di Charlie Hebdo, ha ricevuto appositi addestramenti per terroristi da un affiliato di Al Qaeda nello Yemen nel 2011 , come hanno rivelato alcuni funzionari del governo americano.

I servizi d’ intelligence degli Stati Uniti stanno indagando se la filiale di Al Qaedaha ordinato esplicitamente l'attacco alla rivista, sebbene al momento non vi sia alcuna indicazione che i fratelli abbiano ricevuto ordini diretti dal gruppo o facessero parte di una cellula terroristica in espansione in Francia. 

In un recente articolo su "Inspire", la pubblicazione controllata da Al Qaeda nello Yemen, l'organizzazione incoraggia i suoi seguaci ad attaccare gli occidentali che hanno offeso l'Islam.

Il nome del direttore di Charlie Hebdo, Stephane Charbonnier (morto durante l'attacco), appare nella rivista dei terroristi sotto la frase: "Un proiettile al giorno toglie gli infedeli e protegge il profeta Maometto", come spiegato dal quotidiano New York Times.

Said Kouachi che assieme a suo fratello Chérif è accusato dal Ministero dell'Interno francese di essere uno degli autori del peggiore attentato in suolo francese dell’ultimo mezzo secolo, ha trascorso "vari mesi" in Yemen imparando ad usare armi da combattimento come quelle utilizzate nell'attacco nella sede della rivista satirica.

I due fratelli sono da anni nella lista statunitense dei terroristi sospetti, e i loro nomi appaiono da molto tempo nell’elenco delle persone a cui è proibito volare su linee aeree commerciali in arrivo o partenza per lo Yemen, secondo fonti ufficiali citate dal New York Times.

I Kouachi sono stati per circa un decennio sotto il controllo delle autorità francesi e statunitensi; Chérif - il minorenne – ha richiamato l'attenzione della Francia quando, nel 2005, è stato fermato mentre si preparava a viaggiare verso la Siria, prima tappa di un viaggio che doveva portarlo in Iraq. Poi, nel 2008 è stato condannato a tre anni di carcere per aver partecipato a una rete di reclutamento jihadista.

Tuttavia, benché i due fratelli fossero sorvegliati dai servizi segreti, "non c'erano elementi che mirassero all'imminenza di un attentato", come ha affermato ieri il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve.

I due sospetti sono stati identificati questo giovedì in un distributore di benzina che hanno attaccato in prossimità di Villers Cotterêts, nella regione di Picardìa, a nordest di Parigi.

Le forze di sicurezza hanno esteso il livello di massima allerta in quella regione, e hanno inquadrato lì la loro ricerca, appoggiate dai militari e dalle forze aeree.

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