L'associazione Pegida

Una parte della Germania sempre più intollerante verso l'Islam

Da tempo, è palese la polarizzazione dei due gruppi che simboleggiano oggi Dresda e Berlino, ma gli attentati in Francia hanno approfondito ancora di più le differenze

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Una parte della Germania sempre più intollerante verso l'Islam

Manifestanti in piazza a Desdra, contro l'Islam

Due immagini, una di ieri; l'altra verrà prodotta oggi; è quanto basta per spiegare la netta divisione della società tedesca in merito al sua rapporto con l'Islam.

Decine di migliaia di persone sono scese in piazza, ieri, a Dresda, per urlare la loro avversione contro il fanatismo musulmano che, dicono, minaccia mortalmente la forma di vita occidentale. La Merkel ed il presidente Joachim Gauck, capeggeranno oggi a Berlino una concentrazione concepita per lanciare un doppio messaggio: rifiuto totale del terrorismo islamista, sì, ma anche sostegno verso una convivenza pacifica tra religioni.

Da tempo, è palese la polarizzazione dei due gruppi che simboleggiano oggi Dresda e Berlino, ma gli attentati in Francia hanno approfondito ancora di più le differenze.

Quanto successo la settimana scorsa ha messo le ali all’associazione Pegida (Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes; cioè Europei patriottici contro l’islamizzazione dell’Occidente). Infatti, diranno che è impossibile criticarli per allertare sui pericoli dell'islam”, assicura il politologo dell'Università Tecnica di Dresda, Werner Patzelt.

L'islam è parte della società tedesca”, ha invece affermato nel pomeriggio di ieri la cancelliera, riprendendo la frase più ricordata dell'ex presidente Christian Wulff. E’ stato questo un messaggio diretto a tutte quelle persone in piazza a Dresda.

Insomma, è molto chiaro che Berlino e Dresda la vedono molto diversamente.

La Merkel, ripete sempre ed evidenzia che non tutti i musulmani sono terroristi. Ma quello che dovrebbe far riflettere è perché tutti i terroristi sono musulmani?!”, gli ha risposto Georg Krause, un ingegnere che ha denunciato con un grande striscione la crescente distanza tra governanti e governati.

I sondaggi mostrano che un terzo dei tedeschi vede con simpatia gli auto-denominati Patrioti Europei contro l'Islamizzazione d’Occidente, più famosi per il loro acronimo Pegida.

I manifestanti di Dresda porteranno un velo nero in memoria degli stessi giornalisti che prima, solo una settimana fa, qualificavano come bugiardi. Le vittime non si meritano di essere utilizzate e strumentalizzate da questi provocatori”, ha detto il ministro di Giustizia, il socialdemocratico Heiko Maas.

Siamo a favore della libertà di espressione e per tal motivo difendiamo i giornalisti, benché le loro informazioni siano certe volte false e sempre meno gente creda a loro”, ha proclamato ieri una delle oratrici della manifestazione di Dresda, davanti alle grida assordanti dei presenti: “Stampa bugiarda! Stampa bugiarda!”.

Non solo si stanno opponendo agli islamofobi, l'establishment politico e mediatico; sempre più cittadini escono in strada per lasciare chiaro al resto del mondo che la Germania è un paese tollerante ed aperto a tutti. 35.000 persone, secondo le autorità regionali, hanno manifestato sabato scorso a Dresda contro la xenofobia.

E ieri si sono celebrate innumerevoli manifestazioni contro Pegida, in città come Leipzig che ha congregato più di 30.000 persone, o Monaco, con 20.000 unità. La guerra di cifre, tra le proteste dell’una e l’altra parte, disegnano, un'altra volta, un panorama di polarizzazione al quale la Germania dovrà cercare una soluzione.

Solo una domanda: ma l’Italia che sta facendo?

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