Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Pier Ferdinando casini
Con la sua tipica classe e con la sua rinomata eleganza espressiva, il personaggio Salvini ha commentato la vicenda delle due cooperanti con una battuta efficace e centrata, tale però da scandalizzare il pur critico “Libero”. L’ ha definita, con i suoi contorni nebulosi e con i suoi contenuti sfuggenti, imprecisati o meglio imprecisabili, “uno schifo” e tale rimane dopo l’intervento evasivo e sfuggente, come è tipico di un cattocomunista, il ministro degli Esteri . Nel dibattito alla Camera si è distinto, ahimè negativamente, Rampelli mentre positivo, sensato e dovutamente critico è l’intervento su “Il Giornale” della Meloni, intitolato “Se Re Giorgio è più intoccabile di Maometto” che ha passato in rassegna i difetti e le incongruenze del quadro politico.
Proprio il quadro politico, nonostante l’arrogante prepotenza, caratteristica impunita del putto toscano, mostrata con la mancata sospensione dei lavori parlamentari, comincia a muoversi ed ancora una volta il venditore di pignatte, “presidente del Consiglio”, si muove con la grazia, l’eleganza e l’educazione di “un elefante in un negozio di cristalleria”. Gli hanno ordinato di assicurare che “il capo dello Stato sarà un garante” , ripetendo la lezione ricevuta “di avere in mente (sempre con l’odiosa prima persona singolare, però del tutto incredibile) una persona che sia un arbitro, un garante, il capo dello Stato non può essere la figurina di un partito”. Quindi il suo atteggiamento è quello di sempre irridente, evasivo, basato sul nulla e puntato con preferenza su un inquilino del Quirinale scendiletto.
In una nota del foglio del presidente del Milan si sottolinea con enfasi e con sicurezza che il toscano "al rispetto dei patti di governo e del Nazareno offre ampie garanzie”. L’Italia può dormire sonni tranquilli e prepararsi ad un futuro radioso, costruito dai due “Cesari” in forza di questo mitico “patto”, che nessuno, né Salvini, né la Meloni né Grillo , alzando la voce, ha avuto la forza, la sensatezza e la logica democratica di voler richiedere nel testo e nei dettagli.
Berlusconi, invece di pensare ai casi suoi, si accorga che i candidati sono tutti ex comunisti , ex socialisti, cattocomunisti (i peggiori in assoluto) e cattolici del livello e dell’affidabilità di Casini.
In Italia, intanto, per pensare alle questioni serie e non ai giochi di potere, il Misery index, calcolato da Confcommercio, che misura il livello del disagio sociale, si è attestato nel novembre 2014 a 22 punti, in crescita di 0,3 rispetto al precedente mese di ottobre. Si tratta del picco massimo raggiunto dal gennaio 2007 (capito? Signori di FI). L’aumento è “imputabile all’incremento della disoccupazione estesa e al modesto aumento dell’inflazione dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto”. Ricorda sempre Confcommercio che “a novembre il tasso di disoccupazione ufficiale [non quello reale] è salito ulteriormente al 13,4%”. Secondo poi Bankitalia una ripresa è possibile, non sicura, solo nel 2016 ed intanto l’istituto di Palazzo Koch taglia di un punto di Pil la crescita di quest’anno: da +1,3% a +0,4%. Gli indicatori restano tutti negativi con i prezzi al consumo - 0,2. Inteso, cavaliere?
AMMINISTRATIVE 2019, IPOTESI PATTO PER FIRENZE? Se ne parla sottovoce, ma in molti ci sperano.
En Bien! La Francia alle urne... ma per andare dove?
L'Italia senza Renzi è un po' più seria ma molto più imbambolata, meglio che torni magari in dosi meno esagerate
Subito elezioni? Forse meglio di no. Spiegalo al centrodestra.
Intellettuali snob, sondaggisti, cantanti pseudo-colti, giornali: tutti gli sconfitti insieme alla Clinton
Burocrazia dissennata, referendum e democrazia, famiglia in via di dissoluzione istituzionalizzata
La scuola abbandonata a se stessa e ai pessimi genitori
Il Papa e i nuovi vescovi, il governo e le vecchie tasse. La fregatura che ci aspetta
A proposito del nuovo libro di Paolo Mieli sulla storia e la memoria
A destra litigano per il patrimonio di An, a sinistra per il ducismo di Renzi e nessuno legge più libri