Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Philip Hammond, Ministro degli Esteri britannico
I ministri degli Esteri di 21 paesi, si incontreranno giovedì a Londra per discutere la strategia internazionale di lotta contro il terrorismo dello Stato Islamico. Al vertice parteciperanno anche il ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni e l’Alta rappresentante della politica estera dell’Unione Europea Federica Mogherini.
L'incontro, che si terrà due settimane dopo gli attentati di Parigi , sarà presieduto dal ministro degli Esteri britannico, Philip Hammond, e dal Segretario di Stato USA, John Kerry.
I massimi responsabili della diplomazia di queste Nazioni, si ritroveranno alle 10:0, ora locale di Londra, presso il palazzo Lancaster House, nel centro della città.
Secondo i funzionari britannici, la conferenza tratterà le varie strategie su come bloccare i finanziamenti ai jihadisti e risolvere i problemi dei giovani musulmani che viaggiano dall'Europa in Siria per unirsi alla lotta dell’Isis.
Questo gruppo ridotto della coalizione, che nella sua versione integrale comprende 60 Paesi, sarà formato da Australia, Bahrein, Belgio, Canada, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Irak, Italia, Jordania, Kuwait, Olanda, Norvegia, Qatar, Arabia Saudita, Spagna, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti d’America.
Inoltre si uniranno alla riunione londinese, quali ospiti, i rappresentanti dell'Unione europea (UE) e delle Nazioni Unite (ONU).
I membri della coalizione dovranno anche valutare i progressi fatti finora a livello politico, umanitario e militare, e le misure che sono state adottate per combattere gli estremisti.
Prima di detto appuntamento, il ministro britannico degli Esteri ha tenuto a precisare che “lo Stato Islamico deve essere sconfitto, al fine di proteggere la sicurezza del Regno Unito”.
“Non possiamo ignorare un’ organizzazione che cerca di sovvertire e distruggere i valori della democrazia , della libertà di parola, di religione e dello stato di diritto, che sono fondamentali per l’Occidente tutto”, ha poi aggiunto Hammond al 'The Daily Telegraph'.
Gli attentati di Parigi, che hanno visto la morte di 17 persone, hanno lanciato l'allarme in Europa e negli Stati Uniti per la possibilità che i jihadisti continuino nella loro opera devastatrice.