Tace Washington

L'Isis assicura che un loro ostaggio americano (una donna) sia stato ucciso dalle bombe giordane

Lo Stato Islamico ha in pugno ancora prigionieri occidentali, ma non sempre la loro cattura è avvenuta alla luce del sole

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L'Isis assicura che un loro ostaggio americano (una donna) sia stato ucciso dalle bombe giordane

Manifestanti giordani con il ritratto del pilota bruciato vivo dall'Isis

I terroristi dello Stato islamico hanno annunciato la morte di un ostaggio, una donna di nazionalità nordamericana, durante i bombardamenti che l'aviazione giordana ha condotto nelle ultime ore sulla città siriana di Raqqa. 

Al momento, però, non vi è traccia di alcuna conferma dell’accaduto da parte di Washington e Amman.

L'esercito giordano ha ripreso gli attacchi contro le postazioni dell’Isis, dopo la conferma della morte del pilota di tale nazionalità catturato alla fine di dicembre, quando il suo aereo si è schiantato nei pressi di Raqqa.

Muad al Kasaesbe è stato bruciato vivo all'interno di una gabbia e la sua agonia videoregistrata, alla stregua degli altri ostaggi però decapitati.

Lo Stato Islamico ha in pugno ancora ostaggi occidentali, ma non sempre la loro cattura è avvenuta alla luce del sole. 

E’ noto che, secondo le cronache statunitensi, i jihadisti abbiano sotto la loro prigionia il giornalista britannico John Cantlie , catturato nel 2012 insieme al reporter americano James Foley, che poi è stato brutalmente decapitato nei primi giorni di agosto, e che ha aperto il macabro elenco delle esecuzioni di occidentali riprese dalle telecamere.  

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