Importante ritrovamento

Scoperto a Yecla, Spagna, un busto romano dell’Imperatore Adriano risalente al 135 d.C.

Il pezzo ha sorpreso tutti gli archeologi che lavorano nello scavo, grazie alla sua alta qualità e all’ottima conservazione

di Il Melo

Scoperto a Yecla, Spagna, un busto romano dell’Imperatore Adriano risalente al 135 d.C.

Il Ministro Sanchez presenta il busto di Adriano trovato a Yecla, Spagna

Il sito archeologico di Los Torrejones a Yecla (Spagna), continua a sorprendere.

In quest’occasione con l'importante ritrovamento di un busto dell'imperatore Adriano (75-138 d.C.), e la cui cronologia è datata nell'anno 135 dopo Cristo.

Si tratta di una scultura scolpita in marmo bianco, alta 52 centimetri e larga 25. Accanto a questa figura è stata trovata anche una testa femminile della stessa epoca, le cui dimensioni sono 17,5 cm di altezza e 13 di larghezza.

Detti ritrovamenti, presentati giovedì dal Ministro della Cultura spagnola, Pedro Antonio Sánchez , sono stati localizzati nei pressi di un edificio di grandi dimensioni, probabilmente a pianta rettangolare, e del quale hanno potuto verificare solo una piccola parte dello stesso.

Il ministro ha detto che, “ stiamo scommettendo sulla conservazione, la ricerca, la valorizzazione dei siti archeologici della regione e che, per tale motivo, è stato destinato un nuovo bilancio di quasi 25 milioni di Euro, con l'11%  assegnato per preservare e mantenere il patrimonio affinché la cultura non abbia mai fine”.

Il busto del 135 d.C., sarà esposto a partire da domani nel Museo Archeologico Municipale di Yecla.

Le ipotesi che gli esperti stanno facendo in merito al citato edificio, dove si sono verificati i ritrovamenti, è che esso abbia una funzione culturale di carattere pubblico e che sia in relazione con il culto dell'imperatore Adriano, e pertanto, sotto la sua tutela.

La seconda possibilità, a giudizio dell'archeologo Liborio Ruiz, è che “ il proprietario della cittadina romana di Los Torrejones e la sua famiglia, sarebbero appartenuti o fossero legati al circolo di persone o famiglie prossime all'imperatore.”

Sempre per Ruiz: “ Questa scoperta apre nuove aspettative nell'investigazione, obbligandoci ad un ripensamento sulla cornice interpretativa che fino alla data e a metà degli anni 80 del secolo scorso abbiamo continuato a sostenere.”

Tale eccezionale scoperta deriva dall'ultima campagna voluta in questo ambiente archeologico di epoca romana, incorniciato nei lavori del piano d’impiego municipale, che ha portato ad assumere dieci persone, tutte sotto la direzione di Liborio Ruiz Molina.

Gli scopritori affermano che tale evento è paragonabile ai busti esistenti nel British Museum e nel Palazzo delle Terme di Roma.

Ave Cesare” è la prima cosa che ha esclamato il direttore degli scavi archeologici quando ha visto il busto romano. Ruiz Molina è, da anni, convinto delle grandi ricchezze archeologiche che tesoreggiano le viscere di questa enclave romana.

Era a conoscenza che sarebbe giunto a una scoperta eccezionale, che avrebbe potuto dare maggiore grandezza al proprio sito, e così è stato.

L'archeologo Yeclano ha descritto il busto di marmo come “ eretto su una base o supporto quadrato. Mantiene leggermente inclinata la testa verso sinistra. Ha il volto barbuto e capelli ricci, disposti in fasce ondulate. La sua conservazione, una volta pulito il pezzo convenientemente, sarà eccellente”.

Per le caratteristiche che presenta questo pezzo-ritratto dell'imperatore Adriano, il responsabile degli scavi afferma che “la fattura del pezzo, dobbiamo considerarla di primo livello in merito alla qualità, e può essere paragonabile a quelle già esistenti nel British Museum di Londra, nel Palazzo della Terme a Roma o nel Museo Archeologico di Siviglia, oltre alla decina di busti dell'epoca dell'imperatore Adriano che esistono nel mondo”.

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