Gentiloni:"Pronti a cambattere"

L'Isis alla porte, ma in Italia, in Parlamento, esiste già una guerra a suon di schiaffi e minacce

​“La distanza tra Roma e Sirte è di 1250 km, un missile Scud può arrivare fino in Italia”. Questo il messaggio Twitter di un esponente dello Stato islamico

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L'Isis alla porte, ma in Italia, in Parlamento, esiste già una guerra a suon di schiaffi e minacce

La distanza tra Roma e Sirte è di 1250 km, un missile Scud può arrivare fino in Italia”.

Questo il bel salutino inviato a mezzo Twitter al nostro paese da parte di Qalum ur, sostenitore dell’autoproclamato Califfato.

Tutto questo, mentre in Libia la situazione sta degenerando a tal punto che l’Ambasciata Italiana a Tripoli ha rinnovato l'invito a tutti gli italiani di lasciare «temporaneamente» il Paese Nordafricano. 

I Jihadisti stanno avanzando senza che nessun colpo li ferisca e dopo la conquista di Derna lo Stato Islamico ha sotto controllo anche Sirte, 450 km da Tripoli.

Notizie che non sembrano preoccupare più di tanto il Parlamento forse perché una guerra a suon di schiaffoni, urla e minacce è già vergognosamente in corso tra i nostri poco onorevoli rappresentanti.

L’unica dichiarazione è arrivata, e come non avrebbe potuto, da Paolo Gentiloni, Ministro degli Esteri, che ha parlato di minaccia terroristica attiva “ a poche ore di navigazione dall’Italia». Aggiungendo, come un certo Napoleone nel momento di maggior brillantezza militare, che “ se dovessimo giungere a una mediazione, bisogna pensare con le Nazioni Unite a fare qualcosa in più”.

Ed ecco la frase che mette allo scoperto il condottiero che è in lui: “Il nostro Paese è pronto a combattere, naturalmente nel quadro della legalità internazionale”.

A combattere cosa, chi e con che cosa?!

Quale esercito specializzato in queste particolari azioni belliche possediamo. Con quali armi dovremmo affrontare questi assassini tagliagole?

Ci sono linee di guerra, lungo le quali si affrontano eserciti imbottiti di armamenti ultra moderni, abituati allo scontro fisico sino alla morte.

Noi chi gli mettiamo davanti?

La mitragliatrice umana Renzi, che spara cazzate a ripetizione per cercare di depistarli?

Sarà più che utile che le Nazioni Unite siano certe al 1000% di venirci in soccorso con l’ausilio anche dell’America, altrimenti poveri noi.

Parlavamo di Sirte: l’Isis è al suo interno, ove sembra abbia istituito il suo quartiere generale in un palazzo in pieno centro città. Appena nell’urbe, un gruppo di militanti ha attaccato le radio e la tv locale ponendole sotto il loro controllo. Subito dopo hanno diffuso messaggi e proclami inneggianti lo Stato Islamico e attaccato con veemenza l’Occidente infedele, sino al messaggio Twitter di quella bella personcina di cui all’inizio.

Altri terroristi si sono messi, in seguito, a inviare annunci a mezzo internet nei quali consigliavano la popolazione di Sirte a sottomettersi al califfato.

Il problema non finisce certo qui, poiché alcuni esperti internazionali hanno invitato ad attendere qualche giorno per intuire cosa faranno altre formazioni terroristiche attive in Libia, come Fajr Libia e Ansar al-Sharia.

Insomma, la guerra è alle porte, ma con Gentiloni e Renzi non dobbiamo temere nulla, abbiamo le spalle coperte da ogni possibile azione bellica.

I cittadini, intanto, sono pregati di ripescare dai vecchi polverosi armadi fionde e archi, pistole a piumini e lancia razzi SOS…

Che vengano pure i tagliagole dell’Isis, non sanno con chi hanno a che fare!

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    2 commenti per questo articolo

  • Inserito da giò il 19/02/2015 17:15:45

    E'uno dei soliti articoli insulsi utili solo a creare allarme laddove ce ne fosse ancora bisogno.Ci si avverte uno "spirto guerrier" di basso rango che verosimilmente fa capo all'interventismo a tutti i costi di certo berlusconismo ancora, per alcuni scalcinati reduci, in auge. Il concetto sarebbe che se ci fossero loro tutto cambierebbe, anche l'ONU,acnche la geopolitica stante le trascorse amicizie dell'ex cavaliere con Gheddafi ed ancor oggi intimo di Putin. L'Isis è un problema serissimo da affrontare congiuntamente in coalizione altrimenti si ripeteranni gli errori strategici del passato dove uno va alla guerra, ne busca, e, una volta ritiratosi, lascia dietro di sé solo sangue e macerie. Lasciate fare alla diplomazia, quella vera, per ora e cessate di dire cazzate!

  • Inserito da daniele il 15/02/2015 00:48:32

    Beh, sicuramente troveranno persone, anche non di sinistra,pronti a giustificarli o a strizzar loro l'occhio.

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