Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
A voler fare una carrellata tra le tante affermazioni, pronunziate in questi giorni dal Premier, è da coglierne una più inverosimile delle altre, “C’è un derby tra chi vuole cambiare l’Italia e chi vuole rallentare il cambiamento. Nelle opposizioni sta avvenendo un gigantesco regolamento di conti”. Cambiamento su che cosa? Quale utilità recheranno al Paese e quindi ai cittadini queste sedicenti e presunte riforme?
Una volta tanto centrando la realtà, Fassina si è permesso di ricordargli che “è inaccettabile [solo inaccettabile, non antidemocratico?] votarsi le riforme da soli. Abbiamo fatto il capolavoro politico di ricompattare tutte le opposizioni”. Addirittura il capogruppo Speranza, quindi renziano “doc”, non ha potuto non ammettere la propria insoddisfazione: “Un’aula con i banchi vuoti non è l’aula che vogliamo. Abbiamo i numeri per andare avanti anche da soli. Ma penso che sia un errore per noi, un errore per la democrazia italiana, un errore per le opposizioni”. Se c’ è stato “un errore delle opposizioni”, è stato quello di aver troppo a lungo e troppe volte, direi sempre, tollerato senza reagire la tracotanza, la protervia, il bullismo comportamentale ed verbale, derisorio ed irritante, del dott. Renzi. Bisognava reagire prima, era indispensabile arginare prima le affabulazioni e le prepotenze rappresentate dall’incessante ricorso ai voti di fiducia. Non saremmo arrivati a questo punto, in cui si palesano le incertezze di Mattarella, sul quale ancora non si può parlare di inadeguatezza.
Il “Corriere della Sera” titola, senza interrogarsi sul senso politico e democratico della situazione, “Riforme, maratone notturna. Approvati gli emendamenti” ed intanto la ministra (ministressa o ministro?) Boschi, pateticamente, si preoccupa di pubblicare il verbale della seduta del Consiglio dei ministri, in cui è stata varata la misura riguardanti le Popolari, finalmente giunta all’attenzione della magistratura. Era assente ma ciò davvero non implica e non garantisce la sua estraneità e principalmente la sua opposizione.
Il foglio della famiglia Berlusconi si preoccupa, in un empito di perbenismo, di denunziare, scandalizzato, le risse scatenatesi alla Camera, che non sono davvero le prime e che ci auguriamo non siano le ultime, perché l’Italia altrimenti sarebbe caduta in “una morta gora”.
Una osservazione: ho visto sui giornali foto e sulle reti televisive inquadrature degli incontri sulla crisi ucraina, senza scorgere il dott. Renzi e la Mogherini, che avevano delegato ai flash gli altri mentre loro erano impegnati, come a Roma, a dettare i tempi e a imporre le decisioni. Sbaglio?
Una constatazione: si sono lette le dichiarazioni di Salvini “Non siamo la Grecia. Che c… hanno loro? Isolette, formaggio e il Partenone”. Qualcuno, di fronte a queste perle, dubita ancora della sua inadeguatezza?. Può essere un gregario, non certo un leader.
Inserito da Crispino il 14/02/2015 19:53:43
Rendo anch'io atto a Pacifici delle sue ottime analisi che leggo anche su Il Borghese. Francamente i limiti di Salvini sono innegabili. Sulla crisi ucraina si deve purtroppo rilevare non solo l'inerzia di Renzi e l'irrilevanza di Mogherini ma anche la disattenzione, la superficialità, l'ignavia di quasi il modo politico italiano e della cosiddetta grande stampa (con eccezione forse di Sergio Romano sul Corsera) che ha persino mancato di rilevare l'assenza dell'Italia dal tentativo di mediazione messo in atto da Germania e Francia. Eppure l'Italia ha un interscambio commerciale con la Russia più che doppio rispetto a quello della Francia (30 mld di euro contro i 14 della Francia) , è massacrata dalle sanzioni e dovrebbe difendere lo sviluppo promettentissimo delle sue esportazioni verso la Russia. Siamo annichiliti dalla crisi economica ? No, siamo eccecati dalle risse interne e privi di consapevolezza e di ambizione per gli interessi nazionali. Si sente anche in tal caso la mancanza della destra nazionale
Inserito da ghorio il 14/02/2015 18:08:36
Come al solito , il professor Vincenzo Pacifici "fotografa ", da par suo, la situazione politica italiana. Vedremo gli sviluppi, nell'arco di qualche settimana ma è evidente che il governo Renzi debba darsi una regolata sui vari fronti, perché l'atteggiamento da" bullo" non risolve i problemi, visto che l'Italia continua ad esser in una zona grigia su tutti i fronti. Quanto al centrodestra la situazione confusionaria è all'ordine del giorno e la salvezza non potrà sicuramente arrivare da Salvini emom vado oltre, per carità di patria.
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En Bien! La Francia alle urne... ma per andare dove?
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