Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Non è dato sapere ora se la situazione ucraina infiammerà l'Europa, non è dato sapere se la tregua firmata a Minsk verrà attesa, è dato sapere di una dichiarazione: "Aderiremo alle disposizioni del documento di Minsk, ma se l'accordo non verrà rispettato reagiremo", è dato sapere che le parole sono di Denis Pushilin, un filorusso, uno dei ribelli, un loro negoziatore. E' dato sapere che siamo nella tregua, nella possibilità. E' dato sapere, ma si preferirebbe sbagliare, che i soldati ucraini o chi per loro tra i tanti mercenari che hanno preso a popolare e popolano quella terra dai giorni della deposizione di Janukovyc, procureranno l'incidente sì che i ribelli rispondano e a loro venga addossata la colpa, come da tempo accade in quei luoghi. Ed è dato sapere di un documento, uno americano, uno stilato e approvato dal Senato degli States la scorsa primavera, depositato ch'era il 22 di maggio del 2014, in cui si dà per scontato e avvenuto tutto ciò che si è vissuto e si sta vivendo in questi giorni. E' questo che è dato sapere, e poiché l'ultimo elemento che ci è dato di sapere riguarda i pronostici-trama di quell'estremo occidente ubicato oltre oceano, abbiamo deciso di riportarlo, sì che chi non abbia avuto modo di conoscerlo potrà farlo. Ecco il documento articolato in tre punti e fedele all'originale:
1) Rafforzamento della Nato.
Incrementare le forze Nato nei paesi Baltici e in Polonia
incrementando il numero di soldati e la quantità degli armamenti nonché
incrementare su tutta l'Europa orientale il sistema missilistico già presente,
sistema contenuto nel "Ballistic Missile Defence" (Bmd);
2) Azione Deterrente.
Washington deve agire sull'Ue per velocizzare l'ingresso
dell'Ucraina nell'Unione, non solo, ma gli Usa compiranno un'azione di
condizionamento circa la Russia al G8 e alla Banca Mondiale ( ricordiamo) se la
Federazione non agirà secondo i "canoni delle società democratiche",
e ancora l'applicazione delle sanzioni non solo alla Russia in quanto Governo,
ma a cittadini russi, a società e organizzazioni russe all'estero
(Usa). Dulcis in fundo, e questo vanifica ogni dubbio sulle Ong americane
e accoliti, se mai ci fosse stato, incrementare le Ong, "umanitarie"
appunto, in realtà spesso covo di spie, sì che possano "migliorare la governance democratica
nella Federazione Russa;
3) Difesa dell'Ucraina e degli Altri
Paesi Euroasiatici.
Rifornire di armi "su richiesta" i governi
minacciati, riconoscere l'Ucraina, la Georgie e la Moldavia quali "Major
Non-Nato Ally" ovvero maggiori alleati non facenti parte della Nato,
intanto, per allargare il supporto militare, stipulare accordi bilaterali
con Serbia, Bosnia, Kosovo e Azerbaigian. Fare richiesta alla banca Mondiale e
a quella Europea, affinché autorizzino gli Usa a partecipare allo sviluppo
energetico in Ucraina, in Moldavia e in Georgia. Provvedere a finanziare
l'emittente radiotelevisiva americana The Voice of America, affinché in lingua
russa si rivolga ai paesi ex-sovietici e ai paesi baltici per diffondere
"conoscenza" sui fatti di aggressione di cui sopra.
Il commento al documento è superfluo, così come sottolineare la criminalità
avventuriera dei governi Usa, quel che non lo è invece è un attimo di
riflessione sul sentimento profondo che muove gli States lungo la loro storia,
sentimento che ultimamente, inteso ultimi anni, ha preso sempre più corpo,
quasi a farsi materia e in spoglie di solida materia, si è espanso su gran
parte del pianeta, ovunque gli States si siano recati e si rechino che sia per
interessata "amicizia" o per guerra: la paura.
La paura fa ormai parte del DNA degli States e il motivo di essa si evidenzia
da sé oltre l'apparenza delle cose: la materia, materia e paura si muovono
all'unisono, da sempre, come a scaturire vicendevolmente l'una
dall'altra.
Gli Usa, dal sorgere della loro storia, quella che per esistere ha distrutto
l'altrui, ha disseminato sul continente infinite trails of tears, ha compiuto il più
grande genocidio che si ricordi nelle persone dei nativi americani, quella che,
con lo stesso spirito, s'è mossa e si muove all'occupazione di terre straniere,
ché conquista non è mai stata né sarà, ovunque sia
profitto, hanno consacrato la loro vita al dio danaro quindi alla
materia più sofisticata, la materia che compra la materia. E' la loro storia,
la loro filosofia di vita, imbastita di retorica spesso raffinata, imbastita di
bei propositi, belle intenzioni, ed Hollywood con il suo mondo di falsa
bellezza, in cui i suicidi da sempre si susseguono e moltiplicano, ne è
emblema, così come lo sono le centinaia di suicidi tra i soldati, che, svuotati
del loro essere più profondo, annullati quali individui, privati della dignità
d'essere uomini, infarciti di belle parole sulla nazione, la democrazia, il
soccorso ai popoli, vengono catapultati lì dove la materia si frantuma per annullarsi
dinanzi alla miseria, al dolore, alla morte.
Questo sono gli States, questo sanno fare. Ed è storicamente
interessante notare come oggi, ora, al di là di ogni interesse di supremazia
finanziaria, geopolitica, territoriale, al di là di ogni dominio, gli States si
accaniscano nel desiderio di annientare la Russia spinti dalla sottile paura
della non materia, perché questo la Russia sta loro contrapponendo.
La Russia degli ultimi tempi, ha scelto di non basare la propria forza sul
potere economico, ha scelto valori più profondi che traspaiono anche dalla
coesione del proprio popolo così come da certe decisioni sociali contro
corrente ma attente al rispetto dell'infanzia, e così via. In questo suo
tempo post sovietico, la lancetta dei valori, in Russia, lentamente ma
costantemente, si è spostata dalla materia alla non materia, questo, in maniera
inconsapevole ai più, è alla base dell'accanimento statunitense, alla base
della loro paura, del loro non controllo.
In realtà l'amministrazione a nome Obama s'è fatta emblema della parte più profonda della storia degli Stati Uniti perché ha esasperato ed esaspera le caratteristiche che hanno fatto di quella terra il paese della Materia con la M maiuscola. Persino il vecchio pensiero materialista sovietico impallidisce dinanzi alla portata di ciò che muove e si muove negli States, e si ravvisa, e sottolinea come e quanto gli States temano tutto ciò che non possono omologare a se stessi, quindi controllare. Ma controllare dal di fuori si può solo la materia, che sia con danaro, armi o menzogna, e la Russia di questi ultimi tempi è incontrollabile per gli States. Nell'ottica degli States quest'elemento che si sprigiona dalla Russia, è molto più pericoloso di qualunque altro pericolo possa venire da qualsiasi altro paese, perché sfugge al controllo della materia, al loro controllo e... li esaspera, esaspera in loro la paura. Questa la realtà di fondo, la sottile, invisibile verità di fondo che si sta vivendo.
Inserito da Pierpaolo il 15/02/2015 14:22:38
Non sta andando proprio come il Senato degli States aveva divisato appena la scorsa primacera. 2) Azione deterrente. Washington non ha agito sulla UE in maniera suffucuente per velocizzare l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione. Non solo è in atto un rinvio, ma è dubbio se l'Ucraina ci entrerà mai tutta intera o solo qualche brandello.
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