Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La Germania è la quarta economia al mondo, il cuore pulsante della zona euro e la custode della disciplina finanziaria. La parola debito causa vero e proprio panico tra la popolazione tedesca.
Secondo Marcel Fratzscher , direttore dell'Istituto per la ricerca economica in Germania, la causa è nella lingua stessa.
“ In tedesco debito si traduce con 'schuld'- e tale vocabolo significa anche colpa. Se chiediamo un prestito vuol dire, dunque, che il cittadino tedesco ha sbagliato, è in colpa, e ciò descrive alla perfezione l'atteggiamento dei germanici”, ha detto alla BBC.
Lo stile tedesco è “risparmia ora per avere dopo” più che “abbi ora e pagherai dopo”, ha aggiunto Fratzcher.
L'abitudine a risparmiare denaro è la chiave per comprendere un'altra caratteristica dei tedeschi: la paura dell'inflazione.
Questa può essere una conseguenza della iperinflazione degli anni '20, quando il tasso di cambio perse del tutto il controllo. Gli analisti, infatti, affermano che possono esserci ancora tracce di qualche eco di quel periodo.
Ma la vera ragione è l'amore totale dei tedeschi per il risparmio, e l'inflazione è vista come il nemico dei risparmiatori.
L’idea di abbassare i tassi di interesse ed imprimere denaro presenta una minaccia doppia: riduce il tasso di interesse che ricevi per i tuoi risparmi e qualunque inflazione futura implica che quelli stessi risparmi permetteranno di comprare meno.
Il successo nel campo dell'istruzione, ingegneria ed esportazione sono fonti di notevole orgoglio in Germania. Gli economisti accreditano a ciò il miracolo economico del dopoguerra -o "Wirtschaftswunder" – e di aver stabilito principi critici e sovrapposti.
La decisione di non subappaltare la forza di lavoro nelle imprese, pratica molto estesa in altre economie, dimostra il fermo rifiuto alla seduzione del guadagno finanziario a breve termine.
Nelle imprese tedesche si scommette su una manodopera qualificata che passi tutta la sua vita lavorativa nella stessa azienda, così da permettere che qualità, come lealtà e attaccamento al lavoro, si sviluppino sempre più.
“Abbiamo dovuto sostenere i costi della riunificazione, che ha esercitato una forte pressione sulla nostra economia, e lo abbiamo fatto da soli”, ha precisato alla BBC Stefan Schneider, capo economista della Deutsche Bank. “Penso che questo potrebbe spiegare perché la pazienza dei tedeschi è limitata quando sentono dire che altri paesi stanno trascinando i loro piedi contro la riforma.”
Altri esperti di economia, d’altra parte, dicono che i tedeschi mostrano una memoria molto corta quando si parla di perdonare i debiti.
Il “miracolo” tedesco del postguerra non sarebbe mai successo se alla Germania, nel 1953, non avessero condonato metà del suo debito.
Uno di quelli che non ha mai dimenticato quanto sopra è Yanis Varufakis, ministro delle Finanze della Grecia, che di recente ha detto: “Nessuno capisce la posizione greca così come i tedeschi”.
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