l'uomo 'che dice ma non dice'

Anche il Premier Renzi si è accorto che l'Isis è una minaccia per L'Italia

E, poi, da grande combattente qual è, ha concluso il suo discorso affermando che 'la Libia è una priorità assoluta. Non può essere l’ultimo dei dossier'. Ma va'

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Lo Sato islamico, ininterrottamente da settimane, sta ponendo sotto assedio le truppe libiche con il tentativo di ottenere il controllo del territorio.

Senza un massiccio intervento da parte di una coalizione militare americana e europea sta maturando la possibilità che gli assassini dell’Isis possano arrivare a sottomettere il Paese e, pertanto, dalla Libia i jihadisti avrebbero gioco facile per cominciare a prendere seriamente in considerazione attacchi verso l’Italia.

A tal proposito dopo un lungo periodo d’indifferenza, o di mera noncuranza, Matteo Renzi, ha indossato l’elmetto del guerriero e, in visita in Egitto, ha detto: “ Bisogna intervenire in Libia prima che le milizie dell’Isis occupino in modo sistematico non solo piccoli e sporadici luoghi, ma una parte del Paese”. Parlando anche di “intervento significativo a partire dagli sforzi diplomatici dell’Onu”.

Poi ha tenuto a precisare: “ Esistono sensibilità diverse nella comunità internazionale, ma non c’è nessun dubbio che occorra lottare con decisione e determinazione contro il terrorismo. La minaccia è evidente in ciò che è accaduto nelle ultime settimane”, riferendosi al massacro dei 21 cristiani copti egiziani per mano dei tagliagole dell’Isis.

“ Ci sono sensibilità diverse, ma mi pare di poter dire che c’è condivisione ampia sulla necessità di un intervento rilevante in Libia, da realizzare a partire da sforzi diplomatici dell’Onu”.
E, praticamente, non discostandosi di un millimetro dal suo personaggio che dice ma non dice, ha evidenziato che occorre l’intervento militare e allo stesso tempo l’utilizzo della diplomazia; insomma andiamo a combattere, ma con le parole…
Il coraggioso Premier fiorentino è giunto a tale decisione dopo un giro di consultazioni con la Russia, la Francia e gli inglesi e, nei prossimi giorni, ha affermato “ci incontreremo con gli Usa, che sono la chiave primaria di questa partita”.

E, poi, da grande combattente qual è, ha concluso il suo discorso affermando che “la Libia è una priorità assoluta. Non può essere l’ultimo dei dossier”.

E, qui, è emersa tutta la sua maestosa padronanza riguardo alla politica internazionale: chi mai aveva, sinora, pensato che la Libia fosse una priorità?