Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Mancini e Benitez
Doveva essere la loro grande occasione.
Il Napoli ha giocato a Veronaper mettere pressione alle due romane in vista dei posticipi del lunedì sera.
All' Inter servivano i tre punti come non mai contro il Cesena penultimo per superare il Genoa e piazzarsi a -3 da Fiorentina e Sampdoria.
Ma le due strampalate squadre, quella del Mancio molto più del team di Benitez, sono incappate in altre due cocenti delusioni. Il Napoli ha perso malamente a Verona e ora rischia di finire a -7 dalla Roma e -3 dalla Lazio. L’Inter, invece, ha strappato la miseria di un punto e ora potrebbe scendere a -8 dal quinto posto. Male per entrambe, con spiegazioni di tali disastri molto simili.
Il Napoli entra nella fase della stagione in cui è impiegato su più fronti e finisce per essere imbrigliato da problemi ormai arcinoti alla gestione di Rafa Benitez. Quello di Verona è il terzo ko esterno consecutivo, punto più basso in un ruolino di 4 punti in 5 partite. Gli azzurri hanno perso al Bentegodi la tredicesima partite in campionato nell’ultimo anno e mezzo, la settima in questa stagione. L’anno scorso furono 6 in tutto. Qualcosa non torna nei calcoli di Benitez. Il primo problema è ovviamente il turnover che, in una serata nella quale mancano Koulibaly e Strinic, permette al tecnico spagnolo di lasciare in panchina anche Maggio, Callejon, Gabbiadini e Higuain. Evidentemente il match più importante è quello di giovedì contro la Dinamo Mosca, ma siamo sicuri che così non sia stata snobbata una sfida cruciale per la volata a un posto di Champions League? Intanto, resta un altro dato. Delle 13 sconfitte sinora incassate da Benitez a Napoli, solo una è giunta in una settimana senza doppio impegno (1-0 a Parma, 6 aprile 2014). La rotazione non funziona.
Mancini ha usato scriteriatamente il turnover proprio in Europa League, mentre contro il Cesena si è limitato a prendere atto della squalifica di Juan Jesus e del successivo infortunio di Shaqiri. Il problema, però, è molto più profondo per una squadra che stenta ancora a trovare gli equilibri giusti e, dopo 16 partite della gestione Mancini, denuncia una media punti leggermente inferiore a quella di Walter Mazzarri: 1,31 (21 in 16) contro 1,4 (16 in 11). I rinforzi sul mercato non sono bastati per portare fuori l’Inter dalle sabbie mobili dell’insulsaggine di gioco. E, forse, alla base vi sono ancora evidenti errori di valutazione sugli obiettivi stagionali. E’ ancora possibile, a questo punto, parlare di caccia al terzo posto? L’allenatore nerazzurro, intanto, ha messo le mani avanti affermando “ Sono stato troppo ottimista”.
Se dovesse andar male anche la partita di ritorno con il Wolfsburg, il tecnico di Jesi potrebbe veramente cominciare a pensare solo al mercato… ma in un’altra squadra.
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