Editoriale

Cantone al posto di Lupi, e Renzi quadra il cerchio

L'inchiesta mette in difficoltà il ministro che seppure innocente fino a quando non sarà provato fa traballare il governo

inirà così, sì finirà che al posto dell'infortunato Maurizio Lupi, andrà  il cocco di Renzi, il garante della legalità: il magistrato Cantone. 

Non si può dire che sia una cattiva soluzione, e non si può neppure negare che Renzi in questo momento  abbia un disperato bisogno di tranquillità , quella tranquillità che un'inchiesta giudiziaria come quella che si è abbattuta sull'ex boiardo di stato al quale Lupi ministro delle infrastrutture prometteva, certo scherzosamente (ma ora vallo a dimostrare) una crisi di governo seavessero  provato ad allontamrlo dal ministero, non può assicurargli.

Quindi eccoci alla svolta, alla realizzazione, che adesso appare obbligata del sogno renziano di piazzare il magistrato Cantone in un ministero, e che ministro, senza dover trattare con gli alleati di governo. Come si fa a pretendere  una trattativa quando uno dei tuoi viene lambito da un'inchiesta in tempi in cui la tolleranza si avvicina allo zero? Non puoi, e la fine di Lupi sembra segnata. 

A questo punto anche la sua candidatura, ventilata nei giorni scorsi alla corse per il posto di primo cittadino di Milano  appare tutta in salita.

Mentre, diciamocelo chiaramente , la strada di Renzi  appare sempre più illuminata dalla fiaccola della fortuna.  Sembra che il giovanotto fiorentino, come spesso accade a chi osa rischiare,  venga premiato dalla fortuna a prescindere dalle capacità che ha dimostrato. È un grandissimo giocatore di poker, e se  il ballo non ci fosse la sopravvivenza stessa della nostra società come la conosciamo, con gli equilibri che abbiamo vissuto fino ad ora, e la esistenza stessa della nostra cultura, della quale l'ex sindaco di Firenze non sembra curarsi affidandola nelle mani poco significative di Franceschini, beh diciamo chiaramente Renzi potrebbe anche piacerci un po' , se la sorte volesse estendere un po' della fortuna che sparge a piene mani sulla strada del premier, anche al nostro sciaguratao paese.