spigolando dai giornali

Le tasse sui viaggi per finanziare le città metropolitane. Inermi di fronte all'Isis. Renzi padre chiesta l'archiviazione!

di Vincenzo Pacifici

Le tasse sui viaggi per finanziare le città metropolitane. Inermi di fronte all'Isis. Renzi padre chiesta l'archiviazione!

Una serie di titoli sulla prima pagina di “Libero” prova la confusione in cui l’Italia vive, l’inconcludenza del governo e soprattutto l’assoluto fallimento dell’opposizione centrista di Berlusconi. Il titolo di apertura: “I frutti della finta abolizione delle Province. Arriva la tassa sui viaggi. Gli enti “soppressi” (in realtà solo i loro Consigli) sono stati sostituiti dalle città metropolitane. Per finanziare le quali ora mettono una gabella di due euro a carico di chiunque salga su un aereo o sbarchi da una nave”. Quesito: cosa ha fatto la minoranza contro questo pseudoriforma?  Cosa ha fatto o farà contro questo balzello, tra l’altro del tutto irrisorio, per garantire la vita e l’operatività di questi enti mostri, capaci probabilmente solo di azzerare non solo l’autonomia ma anche la storia bimillenaria del Comuni circostanti la sede assorbente?

  “Se il kamikaze dell’Isis prende di mira Matteo”: così nel consueto intervento domenicale Pansa, che si pone una domanda, che ancora una volta, per lo spazio concesso chiama di nuovo Berlusconi sul banco degli imputati, “Possediamo i mezzi, la convinzione, lo stato d’animo adatti a combattere i tagliagole dell’Isis?. Temo di no. Per una serie di ragioni: La più pesante è che il nostro premier, Matteo Renzi, non possiede la stoffa del condottiero […] L’unica strategia che conosce è la rottamazione degli avversari, ossia di chi non s’inchina davanti alla sua autorità. Il Cremlino renzista è un luogo d’intrighi e di vendette, non diventerà mai la sede di un comando in grado di guidare i poveri cristi costretti a combattere il Califfato”. Attenzione Pansa parla dei metodi e della mentalità del “Granduca”, ma avrebbe potuto riferirsi negli stessi termini al presidente del Milan di ieri e di oggi.

   Terzo titolo: “Dai sottosegretari a De Luca. Il premier moralista si tiene stretti i suoi sette indagati”. Come si comporta l’opposizione di fronte a questa notizie? Dispone manovre di ostruzionismo parlamentare, prepara censure giornalistiche e servizi televisivi di denunzia sulle reti di proprietà? No e poi no. Il nulla, anzi qualcuno autorevole in Fi ma solo lì, propone la candidatura di Lupi, uscito da Montecitorio, proclamando la sua fedeltà all’esecutivo Renzi, quale sindaco di Milano.

   Altra notizia, presentata nella pagina di apertura, largamente attesa dopo l’estromissione del povero Lupi (mai come in questo si è lontani dalla massima nomen omen): “Ma sulla bancarotta fraudolenta decide il gip. La procura ha capito tutto: vuol archiviare babbo Renzi”. Se si fosse ancora in epoca fascista i sedicenti “storici” parlerebbero di “giustizia addomesticata”, ora invece la giustizia è verità.

   Da ultimo un commento sulla notizia del convegno degli ex An, in cui il consigliere politico di Berlusconi ha richiamato “all’ordine” duramente il povero e troppo esitante Fitto. Gasparri, animatore dell’iniziativa con Matteoli, ha rilevato l’obiettivo, quello di “unire la coalizione, ma ci dobbiamo credere tutti”.

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    1 commenti per questo articolo

  • Inserito da ghorio il 22/03/2015 17:36:39

    Una sola considerazione legata alla finta abolizione delle province: è vero ma su questo fronte le responsabilità sono di tutti. C'è chi "piange" per questa finta abolizione e sono curioso di vedere , quando verranno cancellate le province dall'articolo della Costituzione, cosa succederà. In ogni caso su questo argomento si devono cospargere i capo di cenere i giornaloni che hanno fatto la battaglia giusta per abolirle e adesso, su ogni articolo di cronaca, ci attaccano il riferimento alla provincia, come se volessero insegnare la geografia a noi italica stirpe, anche se la geografia è un'altra cosa. Non parliamo poi delle statistiche legate ancora alle province, le Asl idem e così via. A quando l'abolizione di tutti gli uffici collegati a questi enti inutili, idem per il passaggio ai comuni e alle regioni delle competenze? E potrei continuare. Quanto alle città metropolitane, nel 1992 sul "Sole 24 Ore", c'era stata un'inchiesta e si era parlato di miliardi e miliardi di spesa inutile. Di conseguenza questa e l'Italia: con i partiti che ci ritroviamo, di destra, di centro e di sinistra, che sono una contraddizione perenne, pur di avere visibilità e stare a galla.

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