Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Oggi siamo sempre più collegati a internet, soprattutto perché tutti abbiamo un cellulare incollato alla nostra mano.
In realtà, praticamente, siamo dei cyborg, in quanto grazie a questa estensione tecnologica del nostro corpo, abbiamo accesso a Google, veniamo inondati da spam ogni dodici minuti, diamo un'occhiata a quello che si racconta in Twitter o Facebook ogni volta che c'annoiamo, e lanciamo raggi laser quando vogliamo finirla con qualcuno; quella dei laser non è ancora cosa certa perché la scienza non smette mai di deluderci.
Benché tutti dipendiamo sempre di più dal web, ci sono sintomi che indicano che il nostro caso può ancora essere più grave di ciò che pensiamo e che ha bisogno di una cura sotto forma d’isolamento in uno di quei posti orribili senza wifi né copertura per cellulari nei quali ci barcameniamo e ricordiamo gli orrori degli anni ‘90. Esatto, un treno Frecciarossa.
Ecco, dunque, l’elenco dei segnali più preoccupanti.
1) A casa. “Che necessità mai ho di uscire?”, ti chiedi mentre dalla finestra il mondo, quello vero, ti bussa alla finestra per raggiungerlo. “Ma che carino quel passerotto”, mentre tenti di allargare l’immagine con il pollice e l’indice. Per qualche strana diavoleria lo zoom non funziona. E resti imprigionato nella tua stanza.
2) In realtà se proprio sei obbligato ad uscire di casa lo fai con Google Maps davanti al naso. È l'unica forma di conoscenza che hai per sapere dove sei, con un margine di errore di 300 metri.
3) Mai prendere l’ascensore. Benché questo supponga farsi quindici piani ogni giorno, molto meglio le gambe irrigidite e un principio di tachicardia che rimanere senza copertura per qualche secondo e perdere il filo di una conversazione con un gruppo di whatsapp.
4) Sei arrivato a aprire un account per il tuo gatto su Pinderest, col nick Moawfrrr.
5) Hai un gatto.
6) Quando vuoi parlare con la tua fidanzata la chiami con Skype. Nonostante siate insieme sul sofà. Benché siate sul sofà solo voi due. Nonostante lei insista che ciò è assurdo, continui per la tua strada e vail col portatile in un’altra stanza. Forse hai ragione: nel sofà c'è troppa gente.
7) Non guardi la Tv perché non c'è possibilità di chiudere le finestre aperte dagli spam che dovrebbero interrompere i programmi. Ti domandi indignato del perchè di questa assenza di spam, mentre cerchi la X nell'angolo destro dello schermo, usando il telecomando a modo di mouse.
8) Grazie al web trovi tutta l’informazione di cui necessiti, pertanto non sei tenuto ad andare dal medico, nonostante la tua salute sia peggiorata molto in questi ultimi due anni e presenta sintomi di un sacco di malattie mortali. Tua madre insiste affinché spenga il tablet e ti metta a dormire più delle solite due ore al giorno; ma lei cosa vuoi che sappia, non ha nemmeno un PC.
9) Nei bar. Consulti e confermi tutti i dati che emergono nelle tue conversazioni, grazie a Google, Wikipedia ed IMDB. Dialoghi come questo incominciano ad essere troppo comuni: “ Perché sì, l'ho guardato in Tripadvisor ed avevi ragione: il bagno di questo bar è proprio là in fondo. Immagino che sarà oltre quella porta sulla quale c’è scritto "WC."”
10) “Buona sera, hai un tavolo per due? Qual è il contrassegno del vostro wifi? Risponda prima alla seconda domanda.”
11) “ Che significa che non ha tavoli liberi? Guardi che lo posto su Instagram che non mi sedere. Ho quasi duemila seguaci.”
12) Per colpa di Facebook, mantieni meglio il contatto col cugino di un ex collega d’ufficio che col tuo migliore amico che vive nella tua stessa strada.
13) In realtà, ogni volta ti piace sempre meno parlare con i tuoi amici perché non capiscono niente quando racconti loro “l'ultima che si è postato in Twitter aveva sì e no pochi MB di potenza, allora si è dovuto descrivere con Jpg che poi ha trasformato in DPF a causa dell’oscurità della foto. Ho dovuto aiutarlo io grazie a un Firewll di ultima generazione accoppiato a un mobile 4G. Quando arrivi a quel punto, ti ritrovi solo come un cane nel bar.
14) Ma a te poco importa, perché quando sei con loro vai al bagno ogni dieci minuti: lì puoi controllare il tuo cellulare senza risultare grossolano.
15) In ufficio. Hai lasciato il tuo lavoro per Intraprendere. Non sai molto bene cosa significhi tal verbo, ma vuoi creare qualcosa in Internet. Per il momento, ti sei iscritto già a 14 siti che ti insegnano come fare soldi attraverso il web, e così ti senti più produttivo che negli ultimi dodici anni di lavoro. Sì, è valsa la pena lasciare il bar.
16) Dal quale ti licenziarono perché ogni giorno tentavi di connetterti a internet dal registratore di cassa.
17) Hai inviato circo 11 lettere a datori di lavoro nelle quali spieghi che gli impiegati attivi in reti sociali sono i più produttivi.
18) Non ha funzionato.
19) “ Perché mi telefonano gli amici? Non hanno la posta elettronica?
Hai un ultimo sintomo il 20, che dimostra definitivamente che la tua assuefazione ad internet è arrivata troppo in là: è un vero e proprio segnale di pericolo. Praticamente, sei malato.
Hai bisogno di aiuto. E smetti di dire che puoi abbandonare il web quando vuoi. E soprattutto, non dirlo mentre fai l’ esempio di un articolo che hai letto non sai dove e che stai cercando di recuperarlo subito in Google.
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