Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
I l guaio dei registi, attori, cantanti italiani non è tanto quello di fare spesso cose mediocri: è quello di sparare a ogni occasione giudizi su cose di cui ignorano tutto. Di pontificare a destra e a manca: in specie se si tratta di politica, di storia, di letteratura, e cose affini. Ultimo, ieri su Le Monde , Mario Martone, di cui sta per uscire in Francia l’ultimo film, Leopardi, il giovane favoloso . Il quale Martone alla prosopopea ignorante aggiunge il solito omaggio servile verso gli stranieri, che è tipico del semicolto italiano quando è ammesso finalmente a frequentarli. Ed eccolo dichiarare innanzi tutto che a lui l’Ottocento interessa al fine di contrastare, a proposito del Risorgimento, «la retorica bugiarda ereditata dal fascismo» (un’impresa davvero da precursore e davvero coraggiosa!). Non parliamo di Leopardi, «letto sì nelle nostre scuole», ammette, ma senza che se ne illustri «lo spirito ribelle». E perché? Ma è chiaro: «Per un Paese cattolico come il nostro riconoscere che il nostro più grande poeta era un ateo non va bene» (parole adeguatamente messe in esergo da Le Monde , come ovvio). Leopardi, insomma, secondo Martone, rientrerebbe nella «parte rimossa dell’Ottocento». Il fatto è, ahimè, che «contrariamente ai Francesi che conoscono bene le contraddizioni della Rivoluzione francese, gli Italiani invece hanno una visione unilaterale della loro storia. Il che testimonia la nostra profonda incapacità di diventare maturi». È a questo punto che uno si chiede: ma a questo Martone la maturità chi gliel’ha data? Che studi ha fatto? Di più: dove ha vissuto? Visione unilaterale della nostra storia? Ma ha mai sentito parlare di Croce, Gramsci, Salvemini, Chabod, De Felice, per dirne qualcuno? Ha mai letto le pagine che ha dedicato a Leopardi tal Francesco De Sanctis (per sua informazione: un noto italianista dell’Ottocento di qualche influenza, e non proprio amicissimo dei preti)?
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