Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Professore ordinario di Storia Contemporanea Roma La Sapiena
span style="text-align: justify;">Oltre Oceano si sono finalmente incontrate la banalità e l’ovvietà. E’ passato, ahimè, troppo tempo significativamente dall’impossessamento di palazzo Chigi da parte del dott. Renzi e il presidente americano, altro superprotetto dalle lobbies, non poteva più fare a meno di incontrare il campione, l’asso insuperabile, guida ufficiale della nostra nazione. I discorsi pronunziati hanno dimostrato che dai due non si potevano che avere chiacchiere vane ed inconsistenti, fatte di parole prive di contenuti reali.
Lasciando l’Italia lo “statista” fiorentino aveva annunziato che avrebbe pomposamente affrontato con il leader sulla via scadenza il tema dei droni da utilizzare sulla Libia, tema trascurato nell’incontro in cui hanno dominato le riforme fantastiche per la loro rilevanza e del tutto fantasiose nella loro inconsistente realizzazione. Basta fare due conti: si è annunziato un numero di assunzioni boom nel mese di marzo (3245) grazie “all’effetto combinato del jobs act e della decontribuzione inserita nella legge di stabilità”. C’è stato un modesto quotidiano, distribuito gratuitamente, a notare e soprattutto a far notare che “considerando le 2674 cessazioni dei rapporti di lavoro, il saldo netto positivo si ferma a 571 nuovi posti di lavoro. Tale da far supporre che una buona fetta delle nuove assunzioni potrebbero essere trasformazioni di contratti precari in contratti a tutele crescenti per godere degli sgravi contributivi” a carico reale e sostanziale della collettività.
Sul Senato, assemblea parlamentare dalle tradizioni nobili e dalla storia prestigiosa, il dott. Renzi ha confermato, e non poteva essere diversamente, di avere una preparazione da fiera paesana, un concetto infimo delle istituzioni da usare per umilianti baratti correntizi .
L’ayatollah Boldrini, un’altra figura dalla desolante inconsistenza, ha palesato nell’analisi della vicenda traumatizzante dei cristiani (perché questa definizione vaga e generica?) gettati in mare, aridità sconvolgente ed una lontananza abissale con i sentimenti remoti ed attuali del popolo italiano. Chissà cosa avrà scritto sull’argomento il quotidiano dei vescovi, impegnati con il presidente Bagnasco a difendere la candidata “rossa” alla Regione Liguria, alle prese con problemi giudiziari, che, a carico di avversari della sinistra, sarebbero risultanti moralmente e praticamente polverizzanti.
Sulle regionali, nonostante le previsioni utopistiche di Berlusconi, i sondaggi sono preoccupanti, salvo forse per il Veneto. Sono il risultato di una linea sconclusionata, soprattutto inconcludente (vedi la Puglia, dove il presidente del Milan ha conseguito una volta di più soltanto il risultato di dividere la destra) o nel caso delle Marche di incredibile autolesionismo con candidato l’ex presidente per due mandati di sinistra, con rischio di ineleggibilità.
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