Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Karla mentre viene intervistata
La sua storia, pubblicata dal portale messicano Periodico Central, sembra essere uscita da un film horror, mentre, invece, è solo la terribile realtà.
Figlia di una famiglia disfunzionale, Karla viveva nel Distretto Federale e aveva 12 anni quando si è innamorata di un uomo di 22anni, che la portò via di casa con la promessa di amore eterno, matrimonio e una vita migliore.
“ Dissi, dopo quelle parole, wow! Che vita mi aspetta ... non ci potevo credere”, racconterà Karla dieci anni più tardi.
Tuttavia, lungi dal soddisfare le sue promesse, l'uomo si trasferì nello stato di Puebla e la costrinse a fare sesso con quasi 30 persone ogni giorno, sotto costanti minacce di uccidere la sua famiglia.
Nei quattro anni è stata vittima di sfruttamento, ha dovuto abortire due gemelli, e ora è madre di una bambina.
Dal momento che l'ha avuta, Karla è stato minacciata continuamente dai suoi aguzzini di toglierle la piccola. Alla fine ha deciso di fuggire.
Decisione presa a causa di un cliente, un uomo di 60 anni, che la pagava ogni giorno solo per parlare, e che finalmente l’ha convinta a cercarsi una vita migliore.
Come lei, in Messico, ci sono migliaia di giovani che devono affrontare il grandissimo problema della tratta di donne.
Ora, Karla, sta pian piano recuperando dallo choc subito e spera di aiutare altre vittime, insieme all'associazioneUnite contro la tratta, che combatte lo sfruttamento sessuale e altre forme di traffici contro il sesso femminile in Messico. Grazie a questa partnership, la storia di Karla è stata riportata in un libro e ha avuto conferenze all'estero, ha, inoltre, potuto visitare due volte il papa in Vaticano, ha incontrato la Regina Rania di Giordania, la duchessa di Cornovaglia e il principe Carlo.
Tuttavia, il problema è ben lontano dalla risoluzione, come dimostra il nuovo caso della scomparsa della minore Abril Sánchez Contreras, 15 anni, lo scorso 20 marzo. Secondo la madre della ragazza, Angela Contreras, la figlia l’avrebbe chiamata per l’ultima volta il 22marzo e con voce fioca le avrebbe detto, “Mamma, mi portano a Monterrey”.
Il presidente dell'associazione, Rosi Orozco, riferisce che ora la situazione a Puebla sta migliorando, poiché è il terzo stato messicano con più dichiarazioni di rapimenti presentate, dopo Città del Messico e Chiapas.
I parenti degli scomparsi si lamentano che il procuratore generale minimizza ogni caso e che l' inchieste raramente hanno progressi visibili.
Secondo Unite contro la tratta, l'85% delle vittime di sfruttamento sessuale sono donne, e il 15% maschi.
L’età più frequente tra le ragazze strappate alle famiglie nella zona Puebla-Tlaxcala è tra i 12 ei 16 anni.
“Ci sono almeno 47 gruppi criminali coinvolti in questo demoniaco commercio, che dobbiamo assolutamente fermare.”, esorta Rosi Orozco.
Inserito da sabrina il 23/04/2015 13:37:01
A parte la mia riluttanza a mettere mi piace: l'argomento è sconvolgente, hai fatto bene Max a pubblicarlo. Per troppo tempo ci siamo rinchiusi in gabbie d'oro che noi chiamiamo social net, parlando di pace e di progresso. Ma che progresso è se ce ne freghiamo dei diritti fondamentali della persona, nonchè del suo diritto alla dignità....
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