Editoriale

Stipendi più bassi d'Europa e la politica si accapiglia su Berlusconi e sulla Rai

Fino ad oggi siamo sopravvissuti con quel che avevamo messo da parte con la micro-evasione del fisco. E ora?

’ incredibile! Nel senso letterale del termine, cioè è impossibile da credere, ma la politica pre-Monti non vuole rassegnarsi alla morte cui ha aperto felice le braccia accettando il governo imposto da Napolitano.

I cento giorni dei cosiddetti tecnici stanno dimostrando  che gli italiani sono talmente nauseati dal sistema dei partiti, come è stato vissuto dal secondo dopoguerra in poi e del suo crescendo di corruzione e inutilità, sono così stufi del potere gestito a colpi di privilegi in cambio di incapacità, da non ribellarsi scendendo in piazza contro chi li sta impoverendo.

Mentre si diffonde la notizia che viene certificata la miseria degli stipendi degli italiani rispetto al resto del paesi dell’Ocse, tanto da essere addirittura in coda a Grecia e Portogallo. Non parliamo di Germania, Francia, Spagna, ma anche Olanda che addirittura in certi casi ci doppiano (quanto a cifre di retribuzioni). Mentre la benzina si avvicina a quota 2 € e la spesa diventa un affare da ricchi. Mentre viaggiare in treno diventa proibitivo e le bollette di strangolano.

La vecchia defunta, evidentemente a sua insaputa, politica su cosa discute animatamente? Su Berlusconi e la prescrizione del suo processo, e sulla governance della Rai. 

Rutelli chiede a Monti di mettere mano alla riforma del consiglio di Amministrazione dell’azienda di Stato, Cicchitto gli risponde per le rime difendendo lo status quo, Bersani invita Berlusconi a farsi processare rinunciando alla prescrizione (ammesso che sia possibile).

Da non credere!

Nel pomeriggio di domenica le agenzie battevano dichiarazioni su dichiarazioni riguardo alla gestione della Rai di Lorenza Lei, giudicata unanimemente inadeguata. Ma il problema non stava nell’aver dato un compenso stratosferico ad un idiota  che ha offeso tutti e che ha fatto saltare i guadagni degli spazi pubblicitari, no, il problema sta nella spartizione del potere dei partiti all’interno dell’azienda: chi vuole cambiarla per ottenere la sua quota di potere, chi vuole mantenerla pe non perdere la propria.

Ma questi signori non si rendono conto di essere dei men death walking? Evidentemente no, evidentemente pensano che ancora una volta il popolo bue tornerà a votarli. Stanno lasciando mano libera a Monti affinché ci riduca ai minimi termini per poi potersi presentare fra un anno come futuri salvatori del benessere degli italiani e chiedere il voto.

Prrrrr.

Non contateci! State lasciando che questo governo ci stritoli con un sistema di tassazione iniquo mentre i nostri stipendi sono i più bassi d’Europa, siamo davanti a Cipro e ad altri due sfigati.

Perché nessuno dice che se ancora non siamo al collasso è perché gli italiani stanno attingendo alle riserve che in questi anni avevano messo da parte  (perché checchè ne dica l’odiosa Merkel , siamo stati un popolo di formichine, con l’abito della cicala).

E sapete come abbiamo fatto a mettere da parte quel poco che ora stiamo usando per sopravvivere a dispetto degli stipendi più bassi d’Europa? Con l’evasione fiscale!

Sì, proprio con la microevasione, con l’omissione della denuncia di quanto riuscivamo a guadagnare facendo un piccolo secondo lavoro. Niente di colossale, ma il povero insegnante, a dispetto della miseria che lo Stato gli passa per avere a che fare con un sistema he lo umilia e lo frustra faceva lezioni private, in nero, sì certo in nero.

Vogliamo dire che frodava lo Stato? NO, cercava di sopravvivere ad uno Stato che non lo pagava quanto avrebbe dovuto.

L’operaio finito il turno in fabbrica o presso la ditta, se ne andava a fare qualche lavoretto extra, e così l’impiegato. Chiunque abbia avuto in questi anni il posto fisso e malpagato (professor Monti lei queste cose le sa e finge di ignorarle e come gli altri va avanti a slogan) ha arrotondato senza dichiarare niente al fisco.

Con questo non si vuole legalizzare l’evasione, ma come al solito, gli unici che pagheranno prezzo saranno i piccoli evasori, perché chi ha grandi capitali  se ne frega e li tiene in paradisi fiscali. Ma noi popolino bue, siamo tutti perseguibili.

Nel frattempo la vecchia politica discute sul processo di Berlusconi e sulla governance della Rai.

PRRRRRRR.