ABBATTERE LE MAFIE DELL'IMMIGRAZIONE
La Mogherini al consiglio dell'ONU dice la sua, ma intanto siamo invasi dai clandestini
di
FEDERICA MOGHERINI
Il leader della diplomazia europea, l'italiana Federica Mogherini, ha chiesto, ieri, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite un piano militare per per combattere in maniera più diretta le mafie che organizzano l'uscita di imbarcazioni con immigranti dalle coste nordafricane.
Le cifre dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, OIM, parlano già di 1.770 morti, solo nel 2015 e niente fa pensare che possa, per ora, esistere la possibilità che tale migrazione illegale possa cessare.
" Ci assumiamo le nostre responsabilità e lavoriamo duramente e velocemente, ma non possiamo farlo da soli", ha detto la Mogherini al massimo organo di decisione delle Nazioni Unite.
L'intenzione dell'Unione Europea è di potere catturare o attaccare e distruggere le barche che usano l'illegalità prima che salpino. Il principale porto di uscita è il litorale della Libia, paese che vive nella più assoluta anarchia, col quale è attualmente impossibile chiudere accordi e che più di una volta si è mostrato contrario al piano dell'UE.
Benché manchino numerosi dettagli per chiarire, si capisce che il piano militare che vuole sviluppare l'Europa implicherebbe di portare a capo operazioni in acque del paese magrebino.
I 28 mantengono l'operazione Tritone in acque del Mediterraneo, dopo la cancellazione di Mare Nostrum, ma la priorità è ostacolare l'arrivo di immigrati più che il riscatto delle barche, quasi sempre sovraccariche e sospinte al mare in condizioni che preannunciano sempre una tragedia quasi sicura.
L'alto rappresentante europeo per la Politica estera ha sottolineato, inoltre, che oltre che sul versante della sicurezza, l'intenzione è di agire da un punto di vista umanitario.
Ma no!