Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Tipica terrazza da chiudere immantinente
Una personale considerazione che non posso esprimere ad alta voce, senza essere guardato con pietà e disprezzo, è affermare che non sono un appassionato delle terrazze estive, anzi non mi piacciono proprio.
Perché, quando arriva il caldo, l'intelligenza viene ammorbidita e tutti diventano una specie di Armata delle Fiandre, ove ognuno vuol farsi il primo bagno nella piccola spiaggia rosa o peggio, bere una birra su una terrazza.
La cosa ha molti inconvenienti, ma il principale è senza dubbio la preoccupante mancanza di aria condizionata.
E' impossibile far notare ciò a qualcuno che ha già deciso di mettersi a sedere in siffatto luogo, offensivo per le migliaia di persone che hanno lavorato giorno e notte per costruire tutti questi edifici: "Perché non andiamo dentro, ci sono aria condizionata e...? ".
Non mi faranno mai finire la frase e, dunque, mi metterò a sedere su una sedia di metallo in fiamme e dirò, sospirando: "Come è bello qui, che fresco!", mentre una motocicletta parcheggerà con la bocca di scarico vicino ai miei polmoni.
Ci sono molti pericoli sulle terrazze.
Come i piccioni che prima di rincasareti lasciano il ricordino sulla giacca sartoriale o peggio ancora sulla testa appena rimodellata dal parrucchiere.
Allora cerco di stare il più possibile sotto quei grandi gazebo che trasudano caldo come in pieno deserto dell'Arizona.
A volte posso essere anche fortunato perché qualche cane attacca i piccioni, rovesciando il tavolo e scaraventando un posacenere sporco sulla scollatura di un’avvenente ragazzotta.
E’ inutile negarlo, chi spinge per le terrazze sono i fumatori incalliti.
Non dovremmo mantenerci fermi e saldi su noi stessi davanti alle assurde esigenze di questi drogati e lasciare che muoiano lentamente per strada, mentre noi godiamo dell'alcool che c'imputridisce il fegato in qualche angolo oscuro di un bar? (Suggerimento: sì).
Sulle terrazze ci sono molte persone inquietanti: alcune di loro altro non attendono che te ne vada, lasciando la sedia infuocata a uno dei loro culoni.
Poi esistono quelli che attendono, dal loro ingresso, la portata di crocchette, e dal sapore di questo piatto decideranno se continuare con la terrazza appena visitata o proseguire per la loro strada.
Indi ci sono quelle, come il sottoscritto, che combattono, senza farsi vedere, con i piccioni.
Altre vengono apposta per ascoltare la conversazione delle coppie ai tavoli adiacenti e, di conseguenza, certune finiscono per cadere rovinosamente a terra per aver appoggiato la sedia sulle due zampe posteriori in modo da origliare meglio.
C'è gente che insiste affinché gli faccia il favore di andar via poiché tutti si sono resi conto che nessuno mi conosce. Perché tutte queste persone? Al mondo non potevo bastare io?
Gli individui delle terrazze sono particolarmente problematici se si considera la presenza ancora del sole.
Capisco che è necessario alle piante e, come ben ricordo dalle mie lezioni di biologia, anche alle lucertole.
Ma Madre Natura non ha tenuto in conto che è quasi impossibile leggere uno schermo mobile con la luce solare. E se non possiamo giocherellare con il cellulare, come potremo ignorare i nostri compagni di conversazione?
Detto questo, finalmente spiegato il motivo per cui dovrebbero chiudere tutte le terrazze.
Riassumendo.
1) Non c’è aria condizionata. E’ la prima cosa che ho elencato all’inizio dell’articolo. Perché devo ripetermi? Forse non mi state leggendo? Avete capito quello che ho voluto dire?
2) Perché quando fa caldo fa caldo e se fa caldo non voglio stare all'aperto, dove fa caldo.
3) Voglio stare in un posto oscuro, sotto una marchingegno bianco attaccato al muro che sputa un getto di aria a 18 gradi diretto alla mia nuca.
4) Vedere i primi tre punti.
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