Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
J. Blatter
Joseph Blatter, ha finalmente annunciato le dimissioni.
Il presidente della Fifa ha dichiarato a sorpresa che lascerà la carica quattro giorni dopo essere stato rieletto per un quinto, fasullo, mandato.
L’uomo di potere del calcio mondiale ha annunciato la sua decisione in una conferenza stampa a Zurigo, a seguito della retata dell’Fbi.
Infatti, come molti sanno, la FIFA è stata travolta dauna indagine partita dagli USA, attraverso la quale sono stati arrestati sette dirigenti della federazione su richiesta del Bureau americano.
Le dimissioni di Blatter diventeranno ufficiali sol quando sarà scelto un successore, intanto è stata annunciata anche la convocazione di una assemblea generale per eleggere chi prenderà il suo posto. «La Fifa ha bisogno di essere ricostruita dalle fondamenta», ha detto Blatter da Zurigo.
«La Fifa e i suoi interessi sono ciò che più ho a cuore e che mi è più caro, per questo ho preso questa decisione. Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato e sostenuto in modo leale e chi ha fatto così tanto per uno sport che tutti noi amiamo», ha poi precisato.
Le dimissioni giungono dopo che il New York Times che ha creato quest'inchiesta, ha dichiarato che il vice di Blatter, Jerome Valcke, sarebbe stato informato della tangente da 10 milioni di dollari attribuita all'assegnazione dei mondiali di calcio del 2010 al Sudafrica. A provarlo ci sarebbe una mail in cui si parla di quel denaro.
Blatter rimarrà in carica fino alle nuove elezioni. «Tengo alla Fifa più di qualsiasi cosa, sono stato rieletto ma non sento più l'appoggio del mondo del calcio - dice Blatter - quindi verrà eletto un nuovo presidente».
Una grande notizia per lo sport ma una cosa che doveva essere fatta prima, commenta Greg Dyke, presidente dell’England Football Association. Una decisione «coraggiosa» e «difficile» che va «nella giusta direzione» secondo Michel Platini.
L'uomo che guida il calcio mondiale dal 1998 ammette che «malgrado sia stato appoggiato in queste elezioni, questo appoggio non sembra essere condiviso da tutti nel mondo del calcio». «Per questo offro la mia rinuncia. Prendo questa decisione per ripulire l'immagine della Fifa. «Non voglio restare, adesso sono libero dai vincoli di un'elezione e sarò in grado di concentrarmi sulle profonde riforme» ha spiegato Blatter. «Per molti anni abbiamo chiesto riforme, ma queste non sono sufficienti».
La Coca-Cola, uno dei principali partner della Fifa, ha definito le dimissioni annunciate da Sepp Blatter «un passo positivo per il bene dello sport, del calcio e dei suoi tifosi». «La nostra aspettativa», ha riferito il colosso americano in un comunicato, «rimane che la Fifa continuerà ad agire con urgenza per intraprendere azioni concrete per affrontare pienamente tutte le questioni che sono state sollevate e per riconquistare la fiducia di tutti quelli che amano il calcio». «Crediamo che questa decisione aiuterà la Fifa a trasformarsi rapidamente in una struttura e in un'istituzione del 21mo secolo».
Le dimissioni di Blatter sono una «totale sorpresa ma mirano a mantenere unita la Fifa», per il ministro dello sport russo, Vitali Mutko, che aveva sostenuto la rielezione del presidente. «Le sue dimissioni arrivano come una sorpresa - ha detto alla Tass -. Le sue frasi rendono chiaro che vuole salvare la Fifa e che si aspetta delle riforme».
Intanto la magistratura Usa e l'Fbi stanno indagando su Sepp Blatter nell'ambito dell'inchiesta sulle tangenti che ha già portato all'arresto di sette dirigenti della Fifa. Lo ha riferito la catena americana Abc citando fonti familiari con il caso, poche ore dopo l'annuncio delle dimissioni da parte del presidente della Fifa.
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