Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
La scabbia, infezione contagiosa delle pelle, ormai si sta diffondendo.
La Stazione Centrale di Milano sta diventando, anzi lo è già, un centro di prima accoglienza. I clandestini, immigrati e forse esponenti dell’Isis, stanno invadendo la città.
Non li distingui più, possono mimetizzarsi con i turisti e i pendolari e tra loro potrebbero esserci anche appartenenti allo Stato islamico.
Tre volte al giorno gli viene servito il pranzo, poi vengono lasciati soli per lunghi periodi.
Il Sistema sanitario nazionale, nel frattempo, allerta che dall’inizio di giugno ci sono stati 108 casi di scabbia, infezione contagiosa della pelle.
Una cifra spaventosa che aumenta sino a 500 unità, se si uniscono gli altri casi verificatisi dall’inizio dell’anno.
Giustamente, la Regione Lombardia ha messo in azione un presidio sanitario nella stazione Centrale di Milano per assistere questi profughi che continuano ad arrivare e a espandersi nel capoluogo lombardo.
Afferma l’assessore alla Salute, Mario Mantovani: “In questi giorni sono stati rilevati numerosi casi di scabbia nei centri di accoglienza della città e, nonostante non si tratti di patologia grave, vogliamo alzare il livello d’attenzione”.
Ha poi aggiunto: “ Le difficoltà sul piano sociale e umanitario che qui riscontriamo devono essere affrontate dal governo con risposte adeguate, essendo un tema di carattere nazionale”.
Soprattutto perché la Regione Lombarda sta ancora aspettando i 160 milioni di euro promessi per assorbire i costi sostenuti dagli ospedali per gli immigrati.
Anche la Croce Rossa ha messo a disposizione un ambulatorio mobile, dove opererà il personale sanitario dell'Asl, e un’ambulanza per il trasporto dei pazienti infetti in ospedale.
Cosa questa che ha fatto crescere il livello di allerta.
Difatti, il gruppo Ferrovie dello Stato ha tenuto a precisare che “se si reputa la situazione sanitaria così grave da generare un vero e proprio allarme, la stazione non è certo il luogo adatto per affrontarlo, visto che è frequentata, giornalmente, da migliaia di viaggiatori e cittadini”.
C’è comunque da evidenziare che dal passato novembre le FS hanno messo a disposizione alcuni locali in via Sammartini, individuati da un’ispezione del Comune con la Prefettura, proprio da riservare all'accoglienza e alle prime necessità degli immigrati, così da diminuire lo sforzo ammassato tutto sulla stazione.
Ma, come da negligenza vigente in Italia, il contratto di comodato d’uso per l’utilizzo di detti vani è ancora in attesa di risposta dal Comune.
Comunque, c’è da credere, che –appena il leader Renzi, verrà a conoscenza della situazione, dopo aver finito di dedicarsi ai videogiochi- prenderà in mano la situazione e…
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