Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
No Tav chiedono la solidarietà del paese e per ottenerla offendono gratuitamente i poliziotti, bloccano i camionisti che non sanno dove mangiare e quando poter arrivare a destinazione, bloccano le autostrade costringendo i cittadini a penose peregrinazioni per riuscire a tornare a casa, bloccano le stazioni impedendo ai treni di circolare con il conseguente accumulo di ritardi impressionanti e quindi ancora una volta la protesta si trasforma in ritorsione violenta nei confronti dei cittadini/utenti dei quali questi signori vorrebbero la solidarietà.
Complimenti signori No Tav, dopo dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro, essere stata costretta per oltre un'ora ad aspettare un treno, che era stato bloccato alla stazione di Napoli, posso garantirvi che la mia solidarietà non l'avete, non avrete, e non l'avreste neppure se la vostra causa fosse la più legittima, importante e vitale.
In questo paese che si inventa la sobrietà come cifra del cambiamento perché un tecnico che si intende solo di di finanza (ammesso che se ne intenda e non sia solo il maggiordomo di poteri che gli danno ordini e la paga a fine mese) si mette un loden e parla come un professore arrogante e finto-rassicurante che da lezioni a tutti dicendo che vuole cambiare i costumi degli italiani.
In questa Italia che si sente finalmente "presentabile" perché non ci sono tacchi a spillo al governo, ma solo distinte signore afflitte da stipendi ragguardevoli, ma assolutamente ignare di chi siano e come stiano, e cosa facciano quelli che sono chiamati a governare.
In una nazione, infine, dove chi governa ci fa prende a calci nei denti dall' India e, argomentando che occorrono le armi della diplomazia per trattare faccende delicate come quelle dei marò, riesce a essere trattata come neppure San Marino permetterebbe agli Stati Uniti.
Qui, in questa nostra Italia, non solo niente è cambiato, ma è peggiorato esponenzialmente, la differenza rispetto ai governi precedenti è che l'informazione è equanimemente prona di fronte al fascino della sobrietà.
Giuseppe del Ninno lo ha scritto: ancora gli Italiani non hanno provato veramente gli effetti della "cura" Monti, storditi dalla solita politica degli annunci, che non è cambiata solo orchestrata meglio e con il favore della stampa che ben si guarda dal fare un'inchiestina o guardare un po' oltre il proprio naso (governativo o antigovernativo, ma sempre vecchio e ottuso a quel che sta avvenendo veramente); gli italiani si trovano, intanto, con i soliti problemi di sempre: proteste selvagge, malasanità, improntitudine diffusa. Fra non molto cominceranno, cominceremo, a pagare in soldoni la pratica delle cosiddette riforme che, come stiamo vedendo, lasciano i privilegi a chi li ha e tartassano la massa dei cittadini con l'argomento che essendo tanti si rastrella di più seppure in dosi minori, e chi se ne frega dell'equità!
Non ci possiamo neppure illudere con l'apparenza di un'ipocrita e demagogica solidarietà di chi sta al governo: è naufragata la Costa Concordia con il suo bilancio di morti, non un sottosegretario che abbia avuto il buon gusto di condividere almeno formalmente il lavoro dei soccorritori presenziando sul posto. I No Tav stanno mettendo a soqquadro l'Italia e il governo si rallegra per la fiducia alle liberalizzazioni (bella battuta) ottenuta al Senato.
Questa è l'Italia sobria di Monti, stai a vedere che ci tocca rimpiangere l'Italia bordello di Berlusconi!
Non possiamo nn dirci conservatori, e allora attenti con la santificazione della tecnologia
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