Comitato direttivo
Giovanni F. Accolla, Franco Cardini, Domenico Del Nero, Giordano Bruno Guerri, Gennaro Malgieri, Gennaro Sangiuliano, Mirella Serri, Marcello Veneziani.
Venerdì 26 giugno 2015 è stato completamente sporcato di sangue dopo l'ondata di attentati che hanno scosso tre continenti, lasciando un bilancio provvisorio di oltre 90 vittime tra Francia, Tunisia, Kuwait e Somalia, almeno sino ad ora.
Quattro giorni fa, lo Stato Islamico ha esortato i musulmani a compiere attentati in occasione del mese del Ramadan, che è iniziato lo scorso 18 giugno, e nelle ultime settimane ha intensificato la sua richiesta di promozione di tali attacchi.
Essi sono iniziati nel sud-est francese . Alle dieci del mattino è stato dato lo start: all'ingresso di una fabbrica nella città di Saint-Quentin-Fallavier è stato trovato un uomo decapitato dopo un attacco in cui due persone sono rimaste ferite perché l'aggressore aveva fatto esplodere varie bombole di gas. Il presidente francese Francois Hollande ha detto che è stata lanciata la massima allerta nella regione Rhône-Alpes e ha confermato che è stato un attacco terroristico.
Mentre le televisioni e i giornali parlavano di detto atto terroristico, una nuova devastante notizia ha colpito il mondo: azione devastatrice di stampo eversivo in Kuwait. Anche qui c'è di mezzo la congrega di macellai assassini dell'Isis, che ha rivendicato la responsabilità di un attentato suicida contro una moschea sciita nel centro della capitale dell'emirato ove ha ucciso almeno 25 persone e ferite altre 202. Attraverso un comunicato, che è stato trasmesso su Internet e la cui autenticità non è stato possibile verificare, il gruppo jihadista ha detto che l'attacco è stato condotto da un terrorista con cintura esplosiva.
In Somalia, nel primo pomeriggio, il quarto paese aggredito, dopo la Tunisia di cui abbiamo già parlato ieri. L'islamista somalo Al Shabaab ha perpetrato un assalto contro una base della missione dell'Unione africana nel Paese (Amisom) nella città di Leego, situata a nordovest della capitale Mogadiscio, dopo l'incorporazione di un veicolo carico di esplosivo. Si contano circa 30morti in un'azione alla quale ha fatto anche parte un gruppo di uomini in abiti da guerra e kamikaze, in tutto quindici.
In Italia ancora si ride e si scherza, ma continuano ad entrare clandestini ogni giorno, chi ci garantisce che tra di loro non ci siano i macellai dell'Isis?
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